Carla Fredducci, silenzio assordante a cinque anni dalla scomparsa sulle Dolomiti

Chiese aiuto al 118: "Sono caduta". Mai ritrovata" Penelope la ricorda

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Cinque anni sono trascorsi daquel 14 agosto 2017 in cui si persero le tracce di Carla Fredducci, 58enne sestese in vacanza sulle Dolomiti bellunesi. La donna, escursionista esperta, aveva chiesto aiuto con una telefonata al 118 intorno alle 15,40. Disse di avere perso la strada e di essere caduta durante una escursione vicino al rifugio Bosconero, ferendosi alle braccia. Purtroppo ogni tentativo di geolocalizzazione era risultato inutile perché il cellulare di Carla era un apparecchio di vecchia generazione e le ricerche per giorni delle squadre del Soccorso Alpino e dei vigili del Fuoco insieme ai volontari non avevano dato esito. Il mistero della scomparsa di Carla Fredducci aveva preso una direzione imprevista, il 19 agosto, con la segnalazione di una persona molto somigliante all’escursionista avvistata in zona Agordo che era stata rintracciata ma, pur senza documenti da mostrare, aveva detto di non essere la persona cercata. A ricordare con un post sulla pagina Facebook il 5° anniversario dell’entrata nella ‘terra degli scomparsi’ di Carla è stata l’associazione Penelope Toscana: "Come Penelope Toscana – spiega la presidente Emanuela Zuccagnoli – con Penelope Veneto nel febbraio 2015 eravamo riusciti a far effettuare nuove ricerche, attraverso una richiesta alla Prefettura di Belluno col supporto dei cani della Polizia di Moena ma senza esito. Abbiamo voluto ricordare la scomparsa di Carla Fredducci come facciamo per le scomparse irrisolte, con un post condiviso con Penelope Veneto, anche perché si trattava di una scomparsa anomala tanto che lei è ancora considerata dispersa e anche negli anni successivi non sono stati ritrovati i suoi resti né sono emerse notizie".

Sandra Nistri

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