REDAZIONE FIRENZE

“Caos lezioni, temiamo l’esame“ E scatta la protesta degli studenti

Sit-in dei ragazzi del liceo Dante contro la didattica a distanza

di Elettra Gullè

FIRENZE

"Vogliamo studiare per affrontare la maturità preparati. Non è possibile che in tutti questi mesi il liceo non abbia avuto il modo di attrezzarsi per farci seguire le lezioni". Sono arrabbiati gli studenti di due quinte e di una quarta del liceo Dante che ieri mattina non sono entrati in classe per protestare contro la ‘did’, la didattica integrata digitale. In pratica, per questioni di spazio tre classi vengono dimezzate. Una metà sta col docente, l’altra segue via schermo quello che succede nell’altra aula. "La distanza distrugge l’istruzione", recita uno dei cartelli esibiti dai ragazzi durante la protesta sotto scuola. "Ci negano il diritto all’istruzione, impossibile seguire le lezioni da remoto: la voce del prof va e viene e l’immagine salta". Non solo. "Non tutti i docenti usano la Lim – aggiungono i ragazzi – quindi non vediamo cosa c’è scritto sulla lavagna. Insomma non è scuola questa, siamo preoccupati di non arrivare preparati alla maturità". Da parte sua, la dirigente Maria Rita Urciuoli, che ha subito allertato le forze dell’ordine "per il gran caos fatto dai manifestanti", respinge le critiche: "Abbiamo lavorato tutta l’estate per offrire la miglior didattica possibile ai nostri studenti, capisco le difficoltà ma le web cam e i microfoni che abbiamo ordinato, come del resto i banchi monoposto, non sono ancora arrivati. Nel frattempo, abbiamo preso tre modem aggiuntivi e due portatili in più per ogni classe. Insomma, da parte nostra lo sforzo è massimo. Gli studenti devono pazientare ancora un po’ e aiutarci".