Cantieri, Casini diserta il sopralluogo con Salvini. La lettera al ministro: "Ritardi, rinvii e promesse"

Cantieri, Casini diserta il sopralluogo con Salvini. La lettera al ministro: "Ritardi, rinvii e promesse"

Cantieri, Casini diserta il sopralluogo con Salvini. La lettera al ministro: "Ritardi, rinvii e promesse"

Ci sarà anche il ministro delle infrastrutture Matteo Salvini oggi al sopralluogo nel cantiere della Galleria San Donato, una delle principali infrastrutture dell’ampliamento dell’A1 tra Firenze Sud e Incisa. Presente anche l’A.d. di Autostrade Tomasi e il governatore Giani. Ma non ci sarà, seppur invitato, il sindaco di Bagno a Ripoli Francesco Casini (in foto) che ha scritto una lettera al ministro per spiegare che la sua presenza "banalizzerebbe le criticità che il Comune, da quasi 10 anni, sta subendo per i cantieri. Abbiamo sempre collaborato, ma il nostro senso del dovere è stato tradito da anni di ritardi, rinvii e promesse disattese". Da tempo Casini lamenta tutto ciò che non è stato fatto: le strade interrotte e non ultimate, un ripristino ambientale concordato e non attuato, le alberature non curate e dunque seccate e non ripristinate lungo il tratto autostradale. A ottobre in un sopralluogo congiunto coi vertici Aspi è stato fissato un cronoprogramma delle opere compensative attese da anni ormai. Ma intanto Casini invita Salvini "a guardare con i tuoi occhi, passando da qua, la condizione delle strade dissestate parallele alla terza corsia, l’incuria delle aree espropriate diventate in alcuni casi rimessaggio, in altri luoghi di degrado, le colline sbancate". Le tante assemblee pubbliche "sono state ore perse, visti i risultati". Niente di personale né di politico, sottolinea: "Ma non verrò a portare un saluto a questa iniziativa" perché, dice, "prima viene il rispetto per la comunità". Nessuna richiesta aggiuntiva, "ma solo di terminare e sistemare in modo corretto e definitivo i cantieri fuori dalla carreggiata autostradale aperti da troppi anni, nel rispetto dell’ambiente e della comunità" per i quali chiede a Salvini, in qualità di ministro, un aiuto.

Manuela Plastina