Canino, l’ambasciatore della musica: "Hanno dato una svecchiata al Festival"

Alessandro Canino, ex icona del festival di Sanremo, parla dei cambiamenti avvenuti nel tempo. Sostiene che il festival sia diventato uno show televisivo, ma che gli italiani dovrebbero mantenere la loro dote nella scrittura delle canzoni. Canino segue il festival e fa i suoi pronostici, ma si concentra anche sui progetti della figlia.

Canino, l’ambasciatore della musica: "Hanno dato una svecchiata al Festival"

Canino, l’ambasciatore della musica: "Hanno dato una svecchiata al Festival"

Adesso è un ambasciatore della musica italiana nel mondo. Eppure Alessandro Canino rimarrà sempre nell’immaginario italiano come una delle icone del festival di Sanremo.

Ma è pronto per la maratona tv?

"Il festival dagli anni in cui ho partecipato io è cambiato tantissimo. Gli artisti stessi sono diventati anche dei performer non più solo dei cantanti. Il festival è diventato uno show televisivo a tutti gli effetti".

Un po’ di nostalgia?

"Ma no, è proprio un altro mondo. La ventata di internazionalità in quegli anni (erano i ’90) la portavano i super ospiti; oggi si ricerca la performance particolare, la coreografia a effetto. Certo alla fine non c’è più la cosiddetta ‘canzone per Sanremo’ che artisti preparavano appositamente. Si è visto negli ultimi anni, proprio nel cambio repertorio musicale"

Ma la kermesse così strutturata è meglio o peggio rispetto al passato?

"Agli occhi del resto del mondo ci siamo dati una svecchiata, abbandonata la tradizione provando a dare alle canzoni una collocazione internazionale. Io penso però che gli italiani sono conosciuti nel mondo per la nostra melodia. Non dovremmo perdere la nostra dote nella scrittura delle canzoni. Poi per carità, vanno bene anche sonorità alternative e coreografie per coinvolgere il pubblico. Ma mi faccia dire una cosa"

Prego

"Le sonorità dei grandi artisti che hanno partecipato al festival a cavallo tra gli anni ’80 e ’90, sono famose nel mondo. Basti pensare a Eros Ramazzotti e Laura Pausini o ancora prima di loro i Ricchi e Poveri . Poi anche oggi ci sono le dovute eccezioni, tipo Maneskin. Ma la loro è una musica più internazionale, non tipicamente italiana".

Gli italiani si dividono tra chi lo guarda e chi mente. Lei cosa farà?

"In verità tendo ad ascoltarlo più che altro. La mattina dopo ascolto le canzoni, anche quando sono fuori per concerti tendo a non dimenticare che c’è il festival e ascolto le performance di chi è in gara".

Il pronostico?

"Dico Annalisa a livello di gusto personale perché ha una voce interessante. La sorpresa Angelina Mango".

E quali sono i progetti di Alessandro Canino?

"Seguo mia figlia Guya e la sua band Hit Italy per concerti in giro per il mondo. Ora siamo in semifinale a ‘Una voce per San Marino’, magari incontreremo il vincitore di Sanremo all’Eurovision".

Fabrizio Morviducci