PIER FRANCESCO NESTI
Cronaca

Campi Bisenzio rompe con Israele: "Stop alle relazioni con il governo"

Approvata dalla giunta una delibera che dispone l’interruzione dei rapporti istituzionali ed economici. La vicesindaca Petti: "Non si tratta solo di un gesto simbolico, ma di un atto politico, etico e morale".

Approvata dalla giunta una delibera che dispone l’interruzione dei rapporti istituzionali ed economici. La vicesindaca Petti: "Non si tratta solo di un gesto simbolico, ma di un atto politico, etico e morale".

Approvata dalla giunta una delibera che dispone l’interruzione dei rapporti istituzionali ed economici. La vicesindaca Petti: "Non si tratta solo di un gesto simbolico, ma di un atto politico, etico e morale".

di Pier Francesco Nesti

Fondamentalmente un atto politico, ma destinato sicuramente a fare discutere. E’ di ieri, infatti, l’approvazione da parte della giunta di una delibera con cui "dispone l’interruzione di ogni forma di relazione istituzionale ed economica con i rappresentanti del Governo israeliano, nonché con enti e istituzioni direttamente riconducibili allo Stato di Israele, fino a quando non sarà ripristinato il rispetto del diritto internazionale". Una scelta che viene definita "chiara e coerente con i principi di pace, giustizia e solidarietà che da sempre guidano l’azione amministrativa del Comune di Campi".

A entrare più nello specifico è la vicesindaca Federica Petti: "Non si tratta solo di un gesto simbolico, ma di un atto politico, etico e morale. Quello che sta accadendo a Gaza rappresenta un crimine contro l’umanità, un vero e proprio genocidio che si sta consumando sotto gli occhi del mondo. Di fronte a tutto questo, il silenzio e l’inazione equivalgono a complicità".

Insomma, pur non essendoci alcun rapporto diretto con Israele, "ogni scelta politica, anche a livello locale – aggiunge Petti -, può e deve contribuire a costruire consapevolezza e a esercitare pressione affinché i diritti umani e il diritto internazionale vengano rispettati".

Niente di specifico, come successo per esempio a Sesto, dove, da parte dell’amministrazione, è stato deciso lo stop alla vendita di farmaci, parafarmaci, attrezzature mediche e preparati cosmetici prodotti da aziende israeliane in tutte le farmacie comunali.

Campi, in pratica, ha seguito la stessa strada intrapresa dall’amministrazione comunale calenzanese che, sempre con una delibera approvata dalla giunta di recente, ha lanciato un appello a tutte le partecipate di cui il Comune è socio ad aderire a campagne di boicottaggio di prodotti realizzati da aziende israeliane o a capitale israeliano.

Anche la delibera approvata a Campi, infatti, invita "le società e gli enti partecipati dal Comune a interrompere ogni eventuale rapporto diretto con soggetti istituzionali israeliani, in coerenza con quanto deliberato dall’amministrazione".

Mettendo di fatto, così come già successo in altre ‘battaglie’ amministrative, i tre Comuni uno di fianco all’altro. Un’alleanza che si è rafforzata con il passare del tempo: prima con la sottoscrizione, insieme ai sindacati, del patto sul lavoro per tutta l’area della Piana (per monitorare vertenze e crisi in corso sul territorio). Fino alla nascita del consorzio industriale ufficializzata proprio nella giornata di lunedì.

La vicesindaca ha inoltre espresso "vicinanza e gratitudine a Francesca Albanese, relatrice speciale delle Nazioni Unite per i territori palestinesi occupati, per il lavoro svolto in difesa dei diritti umani e della legalità internazionale, invitandola ufficialmente a visitare Campi, dove sarà accolta con stima e rispetto".