Colpo in gioielleria, caccia ai banditi passati dalle fogne: spariti dopo 100 metri

Lungo sopralluogo della polizia nella rete fognaria da dove sono passati i ladri che hanno svaligiato la gioielleria di Por Santa Maria

La polizia scientifica ieri al lavoro davanti alla gioielliera di Por Santa Maria

La polizia scientifica ieri al lavoro davanti alla gioielliera di Por Santa Maria

Firenze, 24 maggio 2022 - Da dove sono entrati e poi scappati, una volta tornati al punto di partenza i ladri che hanno razziato la gioielleria ’Gold&Florence’ di via Por Santa Maria, a due passi da Ponte Vecchio, notte tra sabato e domenica? Vigili del fuoco e tecnici di Publiacqua che conoscono le viscere di Firenze – cuniculi e reticoli fognari comunali e condominiali – sono già al lavoro su richiesta della polizia che indaga sul clamoroso assalto alla gioielleria: 500mila euro in gioelli e altri preziosi ’asportati’ dalle vetrine da una batteria di banditi professionisti (tre, pare) che non ha esitato a calarsi nelle fogne fino a sbucare nel negozio, attraverso un tombino posizionato dietro il bancone di vendita, lo spazio per poter passare più agevolmente allargato con pochi colpi ben assestati uin modo da allargare il diametro del buco. Di entrata. E poi di uscita con il bottino.

La sezione reati contro il patrimonio della Squadra Mobile diretta dal funzionario responsabile Serena Pieri, e coordinata dal sostituto procuratore Fabio Di Vizio ha avviato immediati accertamenti. Fin da domenica alle 10, quando il furto è stato scoperto da una commessa che ha riaperto il negozio e soprattuto da ieri.

Urge un’accelerata. Bisogna fare in modo di restituire prima possibile al titolare, Stefan Pizzi, il negozio libero da esigenze e rilievi tecnici. E poi la celerità si coniuga con la complessità del caso. Non si ha memoria di precedenti così audaci a questa latitudine o almeno non passando dalle fogne. Ciò inevitabilmente rimanda all’azione di professionisti del crimine. Banditi che possono contare – in questo caso sembra sicuro – su altra ’rete’ rispetto a quella fognaria: una rete di complicità.

Gli investigatori devono ricostruire l’itinerario’ dei banditi: da dove sono entrati, da dove hanno iniziato la discesa nelle viscere del centro storico? Da un altro tombino condominiale e fossa biologica oppure attraverso un passaggio comunale, di quelli piazzati a metà delle carreggiate? Risposta importante, da collegare subito con quanto potrebbero rimandare in immagini le telecamere degli impianti di videosorveglianza presenti nella zona ("abbiamo messo a disposizione la nostra rete di telecamere, molto presenti in quella zona", ha detto il sindaco Nardella) in cui i ladri hanno rivisto la ’luce’, dei lampioni: il blitz è avvenuto di notte.

I ladri hanno usato piante dei cunicoli che li hanno ’teleguidati’ fin sotto il negozio. Un’ipotesi inquietante, possibile, non ancora esclusa dagli investigatori. Già questo richiama alla presenza di basisti. Altro elemento investigativo basilare: potrebbero eventuali lavori nel negozio aver disvelato il ’segreto’ della posizione esatta del tombino interno al negozio ’Gold&Florence’. Lo avrà dettagliato il titolare della gioielleria che ha presentato formale denuncia. E’ un elemento decisivo: quel tombino privato di via Por Santa Maria ha rappresentato la ’chiave di accesso’, la possibilità concreta, sia pure non facile, di realizzare un colpo di tale consistenza. Anche se la cassaforte non è stata toccata. Fanno notare addetti ai lavori che in caso di cunicoli fognari vecchi, ci sarebbe stato lo spazio per passare. In quelli più recenti, più stretti, no.

giovanni spano

 

 

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