Botte e pugni, tre ragazzi rapinati. La baby gang colpisce alla stazione

Tre ventenni di origine pakistana avvicinati da un gruppetto di giovanissimi: via soldi e cellulari. E’ spuntato anche un coltello a serramanico, una delle vittime aveva il volto ricoperto di sangue.

di Pietro Mecarozzi

Botte e pugni, poi la rapina. In pieno stile baby gang. È successo mercoledì pomeriggio in Largo Alinari, dove tre ventenni pakistani sono stati aggrediti e rapinati in strada da un nutrito gruppetto di giovanissimi cittadini stranieri. A trovarsi davanti alla cruenta scena, sono state due pattuglie della polizia: gli aggressori, secondo quanto emerso, sarebbero stati poco meno di dieci e dopo aver avvicinato i malcapitati sul marciapiede con la scusa di chiarire il fatto che uno di loro sarebbe stato "guardato male…" dai tre amici di origini asiatiche, sarebbero ben presto passati all’azione, scoprendo le loro vere intenzioni.

Un’azione mirata e violenta, con l’unico scopo di portare via cellulari e portafogli ai tre passanti. Uno dei ragazzi avrebbe addirittura estratto un coltello a serramanico, minacciando le vittime, mentre altri avrebbero provato a farsi consegnare un telefonino, riuscendo a sfilare documenti, carta di credito e 80 euro in contanti.

Poi ci sono stati schiaffi, pugni sul volto: uno degli aggrediti, all’arrivo della volante, era una maschera di sangue.

Il 21enne pakistano è finito in ospedale dove gli hanno diagnosticato, tra le altre cose, la frattura del setto nasale con una prognosi, al momento, di 30 giorni. Gli altri due avrebbero invece accusato diversi dolori, senza ricorrere tuttavia a cure mediche.

Alla vista delle sirene c’è stato il fuggi fuggi generale. La baby gang si è sciolta, i ragazzi hanno cominciato a correre in tutte le direzioni per far perdere così le proprie tracce. È nato un breve inseguimento, al termine del quale tre cittadini tunisini sono stati raggiunti e bloccati nei pressi di via Fiume: si tratta di due ragazzi di 17 anni e di un 23enne. Nei loro confronti sono scattate le manette per aver partecipato, a vario titolo, nella vicenda. La polizia è ora a lavoro per dare un volto ai presunti complici degli arrestati che mancano all’appello, compreso colui che ha tirato fuori il coltello.

Ieri un turista e un residente, oggi tre passanti di origine straniere. L’orda delle baby gang, spinta dalla violenza, si muove su tutta Firenze e colpisce chiunque, senza distinzioni di genere, etnia o età.

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