"Bollette così alte ci uccidono" Il mondo della ristorazione in rivolta

Il grido di dolore dei titolari, già messi alle corde da due anni di pandemia e di calo della domanda. Cursano (Confcommercio) non ci sta: "Occorrono interventi strutturali o addio a un’azienda su tre"

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Quando Andreina Mancini, la titolare dello storica Pasticceria Sieni di San Lorenzo, ha aperto la posta quasi non credeva ai propri occhi. Sul tavolo, una bolletta da 10.242,57 euro per l’energia elettrica del mese di luglio, contro i 1.904 pagati per lo stesso periodo nel 2021. "Una cifra insostenibile, per la prima volta in tutti questi anni sto pensando di chiudere. Anche perché quella dell’energia non è l’unica fonte di costo. Ci sono tutte le forniture essenziali e le materie prime: olio, latte, tutto quello che serve per fare funzionare una pasticceria" si sfoga Mancini. Che non è la sola a dover far fronte ai rincari a doppia cifra. Sono tanti i ristoratori, già fiaccati da due anni di pandemia con aperture a singhiozzo e fatturati in crollo, alle prese con le bollette di luglio. "A conti fatti conviene più chiudere che rimanere aperti – sottolinea Aldo Cursano, presidente Confcommercio Firenze -. Uno dei motivi per cui sono stato costretto a chiudere a chiave il ristorante Kome è proprio l’aumento vertiginoso delle bollette che si è sovrapposto alla mancanza di personale. Occorrono interventi seri da parte delle istituzioni, altrimenti a Firenze un’azienda su tre non reggerà il colpo e abbasserà il bandone definitivamente".

La memoria corre veloce alla storica Norcineria di Aristide Bucchi in via Sant’Antonino chiusa dopo 63 anni di attività o alla pizzeria David di via della Rondinella che ha salutato i suoi clienti dopo 44 anni. Sono un centinaio i ristoranti a Firenze che non hanno retto alla crisi covid aggravata dagli aumenti vertiginosi dell’energia e delle materie prime. Intanto, sempre più attività stanno correndo ai ripari per reggere l’urto del mese agosto. Secondo una stima di Confcommercio, il 20 per cento dei locali ha sospeso il servizio in centro e il 60 per cento in periferia. Un ristoratore fiorentino, Leonardo Tronconi, ha deciso di lanciare addirittura un video appello alla politica. La sua bolletta della luce di giugno 2021 era di 1.516 euro, quella di giugno 2022 ha superato i 4mila euro. A luglio anche peggio. La bolletta è passata dai 1.936 euro di dodici mesi fa a 7.137 dello scorso mese, con un aumento del 368 per cento.

"Volete farci fallire, a favore delle multinazionali? Il 25 settembre non verremo a votare perché saremo già chiusi!", la sua protesta. La video denuncia di Tronconi è stata divulgata da Tni: "I rincari dell’energia sono insostenibili. Riceviamo centinaia di segnalazioni, basta con la politica che promette e non mantiene" dice il presidente Raffaele Madeo.

"Ci aspettiamo dal Governo interventi forti – aggiunge Santino Cannamela, presidente Confesercenti Firenze -, altrimenti le conseguenze saranno gravi per tutto il paese". Paolo Zoppi ed Helga Chiostrini del Ristorante Da Pinocchio sono preoccupati: "Da 2.800 euro del 2021, siamo arrivati a 6mila euro. Abbiamo cambiato compagnia e quella di luglio è stata leggermente inferiore ma solo per lo sconto sulla prima bolletta. Non si può andare avanti così". E’ quello che pensa anche Tanja Li Pira, titolare di Dolcezza Firenze di via dei Banchi: "Lo scorso anno pagavamo 1.500 euro, ora 3.500. O qualcuno fa qualcosa, o chiudiamo tutti".

Rossella Conte

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