Blitz dei vandali. Slogan pro Putin, imbrattata la chiesa di Bellosguardo

L’amarezza del parrocco al risveglio: "Vernice rossa sulle pareti"

Scritta su una parete della chiesa Santi Vito e Modesto a Bellosguardo

Scritta su una parete della chiesa Santi Vito e Modesto a Bellosguardo

Firenze, 27 novembre 2022 -  La chiesa dei Santi Vito e Modesto a Bellosguardo deturpata da scritte inneggianti a Putin e alle Forze armate russe. È l’amara sorpresa che si è ri trovato il parroco don Giovanni Alpigiano venerdì mattina al risveglio. Ignoti nella notte hanno vergato le pareti esterne del complesso parrocchiale di via Monte Oliveto: "Mi hanno imbrattato il muro dalla canonica fino a dopo la chiesa – ha spiegato sconfortato il sacerdote –.Hanno scritto in vernice rossa ’Putin Z Z Z’". Non è la prima volta che il minuscolo borgo collinare d’Oltrarno viene preso di mira da vandali notturni: appena tre mesi fa, la notte del 29 agosto, al contiguo Prato dello Strozzino, si accanirono contro una colonna ottocentesca in pietra, dalla quale è stata divelta e ridotta in pezzi la pigna decorativa superiore, ancora in attesa di restauro. Da tempo i residenti lamentano di essere abbandonati dalle istituzioni e poco controllo della zona.

La chiesa di San Vito e San Modesto è un piccolo tesoro nelle primissime campagne fuori porta, ma le sue origini risalgono almeno all’anno Mille, quando fu edificata come chiesa del Santo Sepolcro dai Cavalieri Gersolimitani. Nel XV Secolo assunse l’attuale denominazione, per essere poi elevata a prioria nel 1662, e custodisce opere di artisti come Francesco Curradi e Filippo Tarchiani. Tuttavia quella scritta sul muro è più di volgare atto vandalico in un luogo sacro e gioiello d’arte e storia.

La Z, infatti, per ragioni non ancora del tutto chiare e nonostante sia una lettera occidentale (in cirillico sarebbe una sorta di 3), è il simbolo dei sostenitori di Putin e delle Forze armate russe nell’attuale guerra in Ucraina e contro il sostegno a questa dell’Occidente. Tra le teorie proposte sulla scelta della Z posta sui carri armati russi in occasione di questo conflitto, ma anche su cartelloni e magliette di manifestanti filoputiniani, c’è quella che coincida con l’obiettivo da sconfiggere: chi dice che sarebbe la prima lettera di Zelensky e chi di "zapad", occidente in russo, con riferimento alla direzione di avanzamento dell’esercito russo, chi ancora invece, come la spiegazione "ufficiale" del ministero della Difesa russo di "Za" pobedu" " "per, al fine di, verso", la vittoria".

Carlo Casini

 

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