LISA CIARDI
Cronaca

Blitz dei carabinieri nel convento depredato

Nuclei speciali hanno passato al setaccio vari locali alla ricerca di indizi per risalire agli autori dei furti di opere d’arte recentemente scoperti

Blitz dei carabinieri nel convento depredato

di Lisa Ciardi

Sopralluogo dei carabinieri nell’ex convento di Santa Lucia, per trovare tracce e indizi sui possibili responsabili del furto di opere d’arte. Ieri mattina i militari del Sis, specializzati in investigazioni scientifiche, e i colleghi del Comando tutela patrimonio culturale, che stanno portando avanti le indagini in collaborazione con la stazione di Lastra a Signa, hanno passato a setaccio la chiesa e i locali annessi. Anche se le ricerche non sono facili, visto il tempo probabilmente trascorso dalla razzia.

Di quanto accaduto all’interno dell’ex convento e della chiesa vicina si erano accorti due cittadini: prima Renzo Bercigli, eppoi, a gennaio, Franco Tozzi, ex consigliere comunale e appassionato di storia locale. Passeggiando nella zona, i due hanno notato il portone della chiesa spalancato e il cancello aperto. Quindi, affacciandosi, hanno scoperto che le opere presenti un tempo nell’edificio (ora di proprietà privata e oggetto di un intervento di recupero e trasformazione in hotel di lusso) erano scomparse: nessuna traccia delle antiche tele presenti nella chiesa (a parte le tre nell’abside, comunque danneggiate) e degli ex voto. Infine, scritte vandaliche e graffiti tracciati sulle pareti.

Così è scattata la segnalazione e sono stati presi i primi provvedimenti. L’avvocato Giovanni Scognamiglio, legale della società che si è impegnata nel recupero del convento, ha presentato denuncia ai carabinieri di Napoli. Resta da capire in dettaglio cosa sia stato rubato e quando.

I documenti parlano di tele seicentesche raffiguranti l’Immacolata Concezione tra Santi di Cesare Dandini e i Santi Antonio da Padova, Francesco, Lucia e Caterina d’Alessandria di Matteo Rosselli, ma anche di dipinti di Matteo Bonechi, Pietro Marchesini e Mauro Soderini. Infine, una tela dell’Ultima cena di Giovanni Pietro Naldini (1638). Il convento di Santa Lucia risale al Seicento, mentre un secolo dopo venne realizzata la chiesa. Abbandonato dai frati negli anni ’90, l’immobile è stato poi venduto ad alcuni investitori finlandesi che, nel 2020, hanno iniziato il recupero. L’obiettivo della Santa Lucia Srl, società nata per gestire l’operazione, è aprire un hotel con 60 camere suite, una Spa di 2mila metri quadrati e un centro benessere.