PAOLO BARTALINI
Cronaca

Avicoop, Amadori apre al confronto con le parti

Sciopero a Cesena dei lavoratori di Avi.Coop. Monteriggioni contro la chiusura dello stabilimento e i licenziamenti. Sindacati e istituzioni si mobilitano per revocare le decisioni aziendali.

Avicoop, Amadori apre al confronto con le parti

MONTERIGGIONI (Siena)

Scatta l’ora dello sciopero. Un presidio davanti alla sede di Cesena del Gruppo Amadori ad opera dei duecento lavoratori di fatto licenziati in seguito alla decisione dell’azienda di chiudere lo stabilimento Avi.Coop. di Monteriggioni. Dalle 11,30 alle 14 di dopodomani i dipendenti della realtà produttiva per la macellazione e il confezionamento dei tacchini, raggiungeranno a bordo di tre pullman la città romagnola. La protesta, indetta da Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Uil contro la chiusura del sito di Monteriggioni e il licenziamento dei 200 dipendenti, è estesa alle maestranze dei diversi stabilimenti, in più regioni, del Gruppo Amadori, che si asterranno dal lavoro per due ore sempre giovedì prossimo.

Non saranno soli, gli addetti di Avi.Coop. e i sindacati. A Cesena arriveranno anche il sindaco di Monteriggioni, Andrea Frosini, la sua vice, Paola Buti, il presidente della Provincia di Siena, David Bussagli, la consigliera regionale Anna Paris. In pratica gli stessi soggetti istituzionali che avevano partecipato anche al tavolo in Regione la scorsa settimana a Firenze in Palazzo Strozzi Sacrati, alla presenza della vice presidente Stefania Saccardi e di Valerio Fabiani, consigliere per le crisi aziendali del presidente Eugenio Giani.

Prima il confronto e poi l’annuncio della chiusura della superficie di Monteriggioni da parte del Gruppo Amadori. "Chiedo la revoca dei licenziamenti – afferma Giani – e stiamo lavorando col sindaco di Monteriggioni per avere un incontro diretto coi titolari dell’impresa".

Il Gruppo Amadori dal canto suo conferma che "il tavolo per noi resta il luogo in cui confrontarci con istituzioni e organizzazioni sindacali ed è da lì che si parte per una discussione su come mitigare la decisione", appellandosi alla "responsabilità sociale d’impresa". Non ci stanno però i sindacati, che parlano senza mezze misure di "macelleria sociale".

Altre categorie appoggiano la protesta delle sigle del comparto avicolo. Fillea Cgil di Siena, settore costruzioni, manifesta in una nota "la propria totale e assoluta solidarietà alle lavoratrici e ai lavoratori del Gruppo Amadori oggetto di tale vergognosa ingiustizia". Spiega Fillea Cgil: "La scellerata decisione di chiudere lo stabilimento Avi.Coop. di Monteriggioni è una scelta ingiustificata, unilaterale e gravissima, che non solo mette in estrema difficoltà 200 famiglie, ma devasta il principio costituzionale della responsabilità sociale delle imprese. Il 20 giugno saremo presenti a Cesena al fianco della Flai Cgil Siena e delle maestranze Avi.Coop. nella lotta per il mantenimento del proprio posto di lavoro".