Attesa per il ritorno di Conte a Firenze. Ma c’è chi annuncia: "Pronti a contestarlo"

Oggi alle 15.30 la prima lezione dell’ex premier, senza pubblico, dopo Palazzo Chigi. Prima l’incontro con il rettore Dei

Giuseppe Conte e Luigi Dei

Giuseppe Conte e Luigi Dei

Firenze, 26 febbraio 2021 - E’ il giorno del grande ritorno di Giuseppe Conte. Dopo gli anni come presidente del Consiglio a Palazzo Chigi, il professore di diritto privato tornerà questo pomeriggio dietro la cattedra per una lezione in cui presumibilmente racconterà la sua luinga e difficile esperienza come premier, al servizio della cosa pubblica. L’appuntamento è per questo pomeriggio alle 15.30, quando terrà una lezione per gli studenti della Scuola di Giurisprudenza. Ma solo da remoto. L’incontro avverrà infatti in diretta video streaming, senza pubblico presente. La lezione sarà perciò trasmessa suYouTube, su Vimeo e sulla pagina Facebook del Dipartimento di Scienze giuridiche. E, scanso equivoci, si precisa che non è previsto alcun incontro a margine con la stampa.

Prima della lezione Conte avrà un incontro con il rettore Luigi Dei al rettorato di piazza San Marco 4 e, al suo rientro in Ateneo dopo la conclusione dell’aspettativa obbligatoria, avrà anche una riunione con la presidente della Scuola di Giurisprudenza Paola Lucarelli e con il direttore del Dipartimento di Scienze giuridiche Andrea Simoncini per definire i suoi prossimi impegni didattici.

Un impegno atteso, che però sarà accompagnato da alcuni contestatori. Da giorni il Collettivo politico di Scienze politiche ha annunciato per oggi, proprio in contemporanea con la lectio magistralis di Conte, un presidio fuori dal rettorato. Il motivo? Lo slogan è chiaro: "Non vogliamo Conte all’università, vogliamo l’università aperta", si legge nel comunicato diffuso dal Collettivo.

"Dopo aver lasciato l’istruzione fanalino di coda delle priorità del precedente governo (e non solo) – spiegano i contestatori –, dopo aver lasciato gli studenti lontani dalle facoltà per mesi, dopo la criminale gestione della pandemia che ha messo in ginocchio studenti e lavoratori, Conte viene accolto a braccia aperte dal rettore Dei e dalla professoressa Lucarelli.

"Pensiamo che invece di prodigarsi tanto nell’elogio di chi ha contribuito a distruggere il nostro sistema formativo – concludono – rettore e compagnia dovrebbero programmare un rientro in sicurezza per tutti, non tenendoci ancora nel ricatto della scelta fra diritto allo studio e diritto alla salute".

Alla protesta prevista per oggi si sono uniti anche i collettivi degli studi umanistici e della formazione. Inoltre, parteciperà al presidio anche Priorità alla Scuola, il comitato di insegnanti e studenti che si battono dallo scorso anno per garantire la scuola in presenza.

"Abbiamo deciso di aderire alla mobilitazione degli studenti - dice Costanza Margiotta, portavoce dello stesso comitato ’Priorità alla Scuola’ - per sottolineare come il governo precedente abbia messo all’ultimo posto l’istruzione sia quella scolastica che universitaria. Quindi saremo lì per chiedere che il nuovo governo su questo tema inverta la rotta". Il ritorno di Conte a Firenze non passerà dunque inosservato.

 

 

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