
Olio d'oliva (Newpress)
Tavarnelle Val di Pesa, 9 novembre 2015 - Ai tempi di internet, anche l'assaggio degli oli Dop, diventa 2.0. Accade al Consorzio Olio Dop Chianti Classico che, complice la necessità di avere dati in tempo reale, ha elaborato un'App: un nuovo sistema informatico in grado di gestire l'analisi sensoriale e di fornire un'immediata valutazione organolettica dell'olio. Insomma se “c'era una volta l'assaggio degli oli Dop”, oggi a determinare il gusto e la qualità del nettare verde...ci pensa un'App. E' Farida Furini, responsabile tecnico di Valoritalia Laboratori srl,, che esegue anche le analisi per la certificazione dell'olio Dop Chianti Classico, a spiegarne il funzionamento.
“Quando si apre l'applicazione, - dice - sullo schermo del dispositivo appare la riproduzione della scheda di assaggio ufficiale del regolamento europeo in vigore. Per ciascun campione di olio, a cui è assegnato un numero di anonimizzazione, ogni giudice esegue la valutazione di ciascun attributo, trascinando il cursore fino alla posizione desiderata (proprio come tirare la barretta verticale sulla scheda cartacea). Al termine i dati vengono trasferiti al programma di calcolo e, in tempo reale, è possibile conoscere i risultati e la classificazione merceologica dell’olio degustato.” Il programma archivia inoltre i risultati in un server, dove vengono utilizzati per elaborare statistiche e report. E la scheda, virtuale, può essere stampata in cartaceo.
“La vera forza dell’applicazione – afferma Giuseppe Liberatore, direttore del Consorzio Olio Dop Chianti Classico - risiede nel rispetto totale della normativa attuale, sia nella forma che nella filosofia. Nella forma perché al termine della seduta si ha esattamente la stessa scheda che si sarebbe ottenuta senza l’informatizzazione; nella filosofia poiché resta invariata la spontaneità del gesto di tracciare la linea verticale, per stabilire l’intensità del parametro valutato. All'informatica si lascia quindi solo il ruolo di estrapolare ed elaborare i dati. Il fatto poi che ciascun assaggiatore, sia identificato da un codice numerico, garantisce il totale rispetto delle leggi sulla privacy.” L’applicazione, la cui prima progettazione risale al 2012, ancora non ha un nome; ma in compenso è già in uso dalla corrente campagna olearia, per l’assaggio degli oli Dop o non Dop. L’intuitività dell’interfaccia e la semplicità di utilizzo ne fanno uno strumento agile e dalle grandi potenzialità future.