REDAZIONE FIRENZE

La Madonna della Loggia di Botticelli approda a San Pietroburgo

Da Vladivostok, nell'estremo oriente, a un museo di San Pietroburgo

Madonna della loggia (particolare)

Firenze, 15 novembre 2019 - La Madonna della Loggia di Sandro Botticelli prosegue il suo viaggio in Russia, e da Vladivostok, dopo l'attraversamento della regione dell'estremo oriente russo, sbarca ora a San Pietroburgo. 

Il celeberrimo dipinto del maestro del Rinascimento italiano, proveniente dalle Gallerie degli Uffizi di Firenze, dopo il grande successo di pubblico raccolto durante le esposizioni all'Eastern Economic Forum, presso l'Università di Vladivostok - il 4 e 5 settembre scorsi - e al Primorye State Art Gallery di Vladivostok - dall'8 settembre al 6 novembre - dal 17 novembre  sarà esposta per la prima volta all'Ermitage di San Pietroburgo, inquadrandosi nella serie "Capolavori dei Musei del Mondo all'Ermitage". 

L'opera sarà visibile nella sala di Leonardo da Vinci in assenza dei capolavori del maestro: nell'anno delle celebrazioni di Leonardo il museo ha infatti prestato ai musei italiani per delle mostre temporanee entrambi i capolavori di Leonardo (Madonna Benois e Madonna Litta). "Questa mostra ribadisce l'amicizia e la collaborazione non solo tra Italia e Russia, ma anche tra le massime istituzioni culturali dei nostri Paesi e in questo caso gli Uffizi e l'Ermitage concludono una tradizione già stabilita da secoli", ha commentato il direttore delle Gallerie degli Uffizi, Eike Schmidt. Come sottolinea poi l'ambasciatore d'Italia a Mosca, Pasquale Terracciano, l'opera "ha compiuto un suggestivo percorso ideale lungo tutto il vasto territorio della Federazione Russa, che risponde all'intento di portare la nostra cultura anche nelle regioni più distanti, rendendo la nostra arte più accessibile ai tantissimi amanti dell'Italia in tutto il paese". 

Da parte dell'Ermitage la mostra è curata da Tatiana Kustodieva e Zoya Kuptsova del dipartimento di arte figurativa occidentale dell'Ermitage. I saggi in catalogo sono di Maria Sframeli, Daniela Parenti e Tatiana Kustodieva.