Approvata la delibera salva edicole: "Più giornali e meno souvenir". Nel piano anche 15 nuovi chioschi

L’atto, presentato dall’assessore Bettarini, passa con i voti di Pd, Lista Nardella e Monaco (gruppo Misto). La polemica di Confcommercio che chiedeva regole meno stringenti: tra 2 settimane l’esecutività. .

Approvata la delibera salva edicole: "Più giornali e meno souvenir". Nel piano anche 15 nuovi chioschi

Approvata la delibera salva edicole: "Più giornali e meno souvenir". Nel piano anche 15 nuovi chioschi

Un piano per sostenere le edicole ed "evitare che si trasformino in rivenditori di souvenir", con una nuova divisione in termini percentuali: il 70% della superficie di vendita (compreso il fronte) dedicata alla mostra di giornali e prodotti dell’editoria in genere, e non oltre il 30% dedicata all’esposizione di altre merci. È stato approvato in Consiglio comunale la delibera relativa alla terza parte del piano di riqualificazione del commercio su aree pubbliche di Palazzo Vecchio dopo il primo step legato ai mercati coperti e il secondo sui mercati rionali e fiere.

L’atto, illustrato in aula dall’assessore al commercio Giovanni Bettarini, non ha trovato particolari criticità dal punto di vista politico, qualche polemica è arrivata da alcune associazioni - come una parte di Confcommercio - che chiedevano di inserire una percentuale del 50-50%, anziché 70-30%. Alla fine ecco il via libera: tra i favorevoli i consiglieri del Pd, della Lista Nardella e Michela Monaco del gruppo Misto (che sosterrà Funaro alle prossime elezioni), contraria la Lega mentre il resto della minoranza ha scelto per il ‘non voto’.

Da segnalare che la delibera non ha avuto una immediata esecutività (per mancanza di numeri) per cui, ricorda Bettarini, "si dovrà attendere 15 giorni per poter procedere con gli atti".

"Sappiamo bene che il settore è in difficoltà, ci sono state tante chiusure negli ultimi anni delle edicole e pensiamo che sia necessario un sostegno, a condizione che l’attività svolta sia proprio quella dell’edicola - chiarisce l’assessore -. Niente in contrario ad altri tipi di attività ma se si vuole fare altro si mette in discussione la concessione, a queste condizioni, dello spazio pubblico e il relativo pagamento del suolo". Ci saranno controlli per verificare la corretta applicazione delle percentuali. Tra le novità, fuori dall’area Unesco, le edicole potranno adibire un lato del chiosco-edicola per l’installazione di impianti pubblicitari.

Il piano contiene anche una ricognizione dei luoghi dove confermare la presenza di chioschi, siano essi adibiti alla vendita di prodotti alimentari, sia riservati all’offerta di beni non alimentari. A fianco di quelli già esistenti il Comune prevede ulteriori 15 nuove aree in cui prevedere l’installazione di chioschi di vendita di generi alimentari finalizzati alla valorizzazione e al presidio delle diverse zone. Tra le nuove aree spuntano le postazioni alle Cascine e nel piazzale di Porta Romana, non è più previsto invece l’insediamento di un nuovo chiosco di piazza D’Azeglio, per la gioia di Alessandro Draghi di Fdi (che si era espresso sul tema).

Niccolò Gramigni

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