Apple fa volare nel mondo l’Osservatorio

L’organizzazione di Ceccherini da eccellenza fiorentina a fiore all’occhiello internazionale

Tim Cook, Ceo di Apple, insieme a Andrea Ceccherini, presidente dell’Osservatorio Giovani-Editori

Tim Cook, Ceo di Apple, insieme a Andrea Ceccherini, presidente dell’Osservatorio Giovani-Editori

Firenze, 24 marzo 2019 -  E’ orgoglioso,  Tim Cook. Il ceo di Apple, che ha in mano le redini del colosso fondato da Steve Jobs, è orgoglioso di aver scelto di portare avanti il progetto di alfabetizzazione mediatica dedicato ai giovani a livello internazionale per incoraggiare lo sviluppo del pensiero critico e per responsabilizzare gli studenti a informarsi meglio. E’ orgoglioso – lo scrive su Twitter, dopo che da Cupertino era arrivata la nota ufficiale – di avere scelto di finanziare con la Mela morsicata, l’azienda prima al mondo per capitalizzazione, l’Osservatorio Permanente Giovani-Editori di Andrea Ceccherini, per promuoverne le iniziative.

Come Cook anche Firenze può essere orgogliosa di aver visto nascere, crescere e volare nel mondo l’organizzazione che crede nei giovani e che investe sul loro futuro. L’obiettivo più alto e importante dell’Osservatorio è proprio quello di accompagnare i ragazzi nella formazione di un forte spirito critico, orientandoli nel quotidiano bombardamento di notizie a confrontare più fonti di informazione. E’ questo che li renderà cittadini consapevoli e capaci di contribuire a rendere più forte il dialogo democratico nel nostro Paese. Ed è questo che ha spinto Cook a scegliere l’Osservatorio.

E’ il 5 giugno del 2000 quando a Villa Cora, l’allora ventiseienne Andrea Ceccherini – già trasformato da studente visionario e curioso a osservatore consapevole del mondo dei media – fonda l’Osservatorio Permanente Giovani-Editori con le firme di Cesare Romiti e Andrea Riffeser Monti. Un giovane grande, Ceccherini, che con un’intuizione precoce capisce che l’universo dell’informazione ha bisogno di codici per dialogare con le nuove generazioni e allo stesso tempo che i ragazzi devono imparare a navigare nel mondo delle notizie per farsi cittadini consapevoli e liberi.

Anche l’Ossevatorio negli anni, con i suoi molti progetti dedicati agli studenti, diventa grande e pensa in grande. Conquista l’Italia. E oggi, appena maggiorenne, varca i confini. Diventa internazionale insieme al suo presidente Ceccherini. Per lui, un percorso costellato di successi, con i riconoscimenti arrivati da tre presidenti della Repubblica (Ciampi, Napolitano e Mattarella) e da due Papi (Benedetto XVI e Francesco). Un cammino come scandito a ogni passo dallo slogan «Yes, we can» che può ispirare ogni giovane a credere in ciò che fa, a puntare l’obiettivo e mettere in moto le sue forze migliori per realizzarlo.

Siamo all’apice. Ma questo è solo il primo passo di una nuova avventura al fianco di Tim Cook, che un anno e mezzo fa, quasi folgorato dalla straordinaria forza di trovarsi investito di domande intelligenti davanti ai mille ragazzi radunati all’Odeon per il progetto del Quotidiano in classe, decide di puntare sull’Osservatorio e di importare negli Stati Uniti quello che battezza subito come uno straordinario modello formativo.

Non mette tempo in mezzo, il ceo di Apple, passa rapidamente dalle parole ai fatti: prima entrando nel board dell’Osservatorio (membro dell’International Advisory Council) e poi scegliendo l’organizzazione di Ceccherini che sarà supportata dal colosso della Mela morsicata per portare il suo progetto di alfabetizzazione mediatica a livello globale.

Ilaria Ulivelli

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