Antella, operaio 60enne investito da un'auto pirata: un trentenne alle strette

Incidente all’incrocio tra via Brigate Partigiane e via Carnia. Vani i soccorsi: l’uomo è morto al pronto soccorso. Lascia moglie e figlio di 8 anni. Trovati resti di un fanale

Antella, i rilievi dei carabinieri sul luogo del drammatico incidente

Antella, i rilievi dei carabinieri sul luogo del drammatico incidente

Bagno a Ripoli, 11 gennaio 2023 - Alba di sangue all’Antella e caccia all’ennesimo pirata della strada che falcia qualcuno e scappa. L’ultima vittima è un uomo sulla sessantina. L’hanno trovato a terra all’incrocio tra via Brigate Partigiane e via Carnia, il corpo ripiegato su ste stesso. Era già agonizzante. I soccorsi affannosi, il tentativo disperato di stabilizzarne le condizioni, gravissime, prima del suo ricovero al Santa Maria Annunziata.

La famiglia peruviana distrutta per la perdita dell’uomo, che lavorava a Calenzano

Trasportato al pronto soccorso, Eloy Baca Escava, 61 anni, peruviano, uno dei molti andini che hanno cercato fortuna in Italia con alterni successi, non ce l’ha fatta. Troppo gravi e profonde ferite, emorragie ed escoriazioni alle gambe e alle braccia, oltre a una frattura cranica completa. Ferite provocate – i carabinieri di Oltrarno del capitano Federico Minicucci ne sono praticamente certi – dall’impatto violento di un mezzo. E chi era alla guida, dopo i primi, inevitabili momenti di choc, si è dato alla macchia. Almeno sul momento. Nel tardo pomeriggio sera l’attenzione si è concentrata, serrata intorno a un uomo, un trentenne sembra la cui posizione è al vaglio dei Carabinieri "anche in relazione agli elementi investigativi finora raccolti", si legge in una breve nota diffusa dal Comandio provinciale.

I reati per i quali si procede sono omicidio stradale e omissione di soccorso. I Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Firenze, del Nucleo Operativo della Compagnia di Oltrarno e della Stazione di Grassina si sono messi presto sulle tracce dell’auto-killer e ulteriori novità, e decisive – la identificazione compiuta di chi era al volante – sono attese a breve. E una volta di più potrebbero risultare decisivi i filmati di videosorveglianza.

"C’è qualcosa", si limita a dire un investigatore. Significa cioè che se non proprio l’intera scena dell’investimento che ha travolto il peruviano, è stato comunque possibile "stringere" le immagini sull’auto pirata, magari nel tratto di strada immediatamente successivo. Anche il sindaco Francesco Casini è intervenuto sollecitando con un appello eventuali testimoni: "Chi è a conoscenza di elementi utili, si presenti. E lo faccia anche il responsabile".

Perché un investimento e non altro. Diversi gli elementi indiziari che hanno fatto propendere da subito per questa possibilità, anziché – per esempio – per un brutale pestaggio. La figura della vittima, innanzitutto.

Fonti varie parlano di un apprezzamento generale per la sua persona. Si erano fatti benvolere, lui e i suoi. Né l’uomo aveva precedenti tali da avvalorare scenari diversi da quello, pur drammatico, che si è prospettato davanti a soccorritori e forze dell’ordine.

Il sessantenne sudamericano, che viveva in zona con la famiglia, era steso in corrispondenza di uno stop. Era uscito di casa per andare al lavoro alla "Bio Galvanica" di Calenzano, a ulteriore dimostrazione del fatto che si era integrato nella realtà toscana dell’hinterland fiorentino.

E proprio lì allo stop o immediatamente vicino gli investigatori hanno trovato e messo a referto reperti importantissimi, altrettanto decisivi: alcuni pezzetti di plastica verosimilmente riconducibili ai fari di una macchina. La macchina che aveva investito Eloy poco prima dell’arrivo dei soccorritori e dei primi rilievi eseguiti dagli uomini dell’Arma.

Le stesse ferite , poi, già a un primo esame esterno sono risultate compatibili con l’impatto, forte, di un mezzo evidentemente lanciato a una velocità più che discreta.

Eloy Baca escava abitava abbastanza vicino al luogo dove è deceduto: in via dell’Antella. Lascia affranti la moglie e un bambino di otto anni.

g.sp.

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