Firenze, 15 settembre 2024 - Prima campanella, primi giorni di scuola e un ritmo da riprendere dopo tre mesi di vacanze estive. Sale l’ansia per gli studenti di tutte le età. Ma anche per i genitori, che devono riprendere una routine fatta di orari da rispettare, traffico da affrontare per arrivare in tempo alla campanella, non voglia di fare i compiti, attese nel sapere che il proprio figlio è sotto interrogazione. Come affrontare questi momenti difficili? Secondo la dottoressa Francesca Mugnai, psicologa clinica, nella natura troviamo una grande terapeuta. Dottoressa Mugnai, perché l’ansia da rientro a scuola? “È normale: tutti i cambiamenti fanno paura. Stare in classe fermi per 5-6 ore, mantenere sempre alta l’attenzione, essere giudicati in interrogazioni o scritti è un mettersi alla prova costante e non sempre facile da gestire”. Non solo studenti: anche i genitori hanno ansia da rientro “Rientrare alla routine di traffico, compiti, impegni extrascolastici dopo settimane di libertà e ritmi meno cadenzati, può generare ansia anche nei genitori che si trovano inoltre ad affrontare le insicurezze e paure dei propri figli. Ma occhio, perché spesso l’ansia del genitore si proietta, senza che ne accorgiamo, sul proprio ragazzo e lo condiziona fortemente, a volte anche amplificando gli effetti su di lui”. Come affrontare i sintomi dell’ansia? “Portandoci un po’ di estate dietro per tutto l’anno. La stagione estiva ci concede grandi libertà e ci permette di riconoscere ciò che ci fa bene, come lo stare all’aperto. Creiamo per noi e i nostri figli una routine quotidiana o, laddove non è possibile, almeno settimanale in cui staccare tutto e immergerci nel silenzio. La natura è una grande alleata e una valida terapeuta. Concediamoci dei momenti all’aria aperta. Delle passeggiate nei boschi, delle camminate nei campi e anche nell’inverno più rigido, approfittiamo degli sprazzi di sole per uscire di casa e allontanarci dalla quotidianità, dalla luce artificiale, dalle comunicazioni virtuali. Se abbiamo un cane, è un ottimo stimolo per uscire di più e fare delle belle passeggiate”. Quali i vantaggi fisici? “Sono numerosi e visibili. A livello fisico c’è l’attivazione della vitamina D, benefici sulla pressione sanguigna e sul diabete con conseguenze positive anche su problemi cardiovascolari, il camminare e fare attività fisica, oltre al respirare aria più pulita”. E quelli psicologici? “Sono meno visibili, ma ancora maggiori: la luce naturale stimola pensieri positivi, migliora la concentrazione, la memoria e rigenera la creatività. Aumenta la soddisfazione e l’autostima. Lo dimostrano importanti studi scientifici, soprattutto dopo la pandemia”. Quando l’ansia diventa patologia? “Quando è gestibile e legata a episodi specifici come, appunto, il passaggio dalla libertà delle vacanze ai ritmi imposti dalla scuola, è normale. Ma se diventa troppa, invalidante, allora è patologia. Meglio rivolgersi a uno specialista che possa aiutarci a gestirla e a riprendere in mano la nostra vita”.
Manuela Plastina