di Lisa Ciardi Un paese in lacrime per la scomparsa di Andrea Carrai, 31 anni, di Lastra a Signa, morto domenica dopo un tuffo in mare nella baia di Ortano, un piccolo angolo di paradiso fra Porto Azzurro e Rio Marina, all’isola d’Elba. Secondo le prime ricostruzioni dei fatti, il ragazzo era partito da Lastra domenica mattina, insieme a una comitiva di amici. I ragazzi, una quindicina in tutto, avevano quindi noleggiato due gommoni sulla costa e si erano diretti a Ortano, meta di tanti diportisti che arrivano anche solo per una giornata di tuffi, pesca e sole. Domenica il mare era calmo, la giornata bellissima. Nulla insomma che potesse far ipotizzare un problema. Arrivati nella baia e buttata l’ancora, tutti gli amici si sono tuffati per un bagno e Andrea, per tutti il "Carra", si è diretto verso un vicino isolotto. Poche bracciate nel mare calmo della baia che non rappresentavano certo uno sforzo o un rischio per un nuotatore esperto come lui, ma durante le quali è probabilmente successo qualcosa. Gli amici di Lastra a Signa confermano che Andrea era un ragazzo sportivo, grande nuotatore, il che rende veramente improbabile che abbia avuto difficoltà a restare a galla. E i ragazzi presenti con lui domenica assicurano che non aveva mangiato, il che escluderebbe anche un’eventuale congestione. L’ipotesi più accreditata resta quindi quella del malore improvviso, in acqua, che avrebbe poi portato alla morte per sindrome da annegamento, anche se su questo farà chiarezza l’autopsia, disposta dal magistrato. In ogni caso, quando gli amici hanno notato che Andrea non nuotava più, sono andati subito a soccorrerlo, portandolo sul gommone e tentando la rianimazione. La Guardia Costiera, dopo aver sentito le testimonianze degli amici di Andrea, ha deciso di porre sotto sequestro uno dei gommoni e in accordo con la ...
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