
Amarcord con Lucio ’Violino’ Fabbri. Da De Andrè ai Måneskin, che show
Da De André ai Måneskin. Un percorso lungo diversi decenni quello che il violinista Lucio Fabbri ha compiuto con i maggiori artisti italiani con cui ha collaborato. Cinquant’anni di canzoni memorabili arrangiate, prodotte e portate al successo insieme a De André, Vecchioni, Finardi, Pfm, Mannoia, Dalla, Jannacci, Gaber che Fabbri, in un vero e proprio viaggio attraverso la canzone d’autore, proporrà, questa sera alle 21, nel Cortile della Biblioteca Ernesto Ragionieri di Sesto Fiorentino per gli eventi fuori città di Musart Festival. Un viaggio, fra l’altro, ancora in corso visto il clamoroso successo dei Måneskin, uno dei pochi gruppi italiani ad ottenere una ribalta internazionale, la produzione più recente di Fabbri.
Il concerto di questa sera rappresenta, tra l’altro, una grande novità per l’artista: per la prima volta dopo aver lavorato "dietro le quinte" tra le mura del suo studio di registrazione, il Metropolis di Milano, Lucio "Violino" Fabbri esce allo scoperto e si prende la scena reinterpretando i brani che ha contribuito a far entrare nella storia della musica italiana, con un concerto divertente e allo stesso tempo emozionante, grazie ad una scaletta che è una vera e propria compilation di successi. Canzoni entrate nella storia ma anche nell’anima di chi le ha ascoltate ed amate che, sicuramente, tutto il pubblico manderà a memoria. Per la serata Fabbri ha voluto accanto a sé degli amici speciali e session-men di talento: Massimo Germini e Paolo Bonfanti alle chitarre, Roberto Gualdi alla batteria e Antonio Petruzzelli al basso.
L’iniziativa è inserita anche nel programma della rassegna estiva "Un palco in biblioteca" in corso alla Biblioteca Ragionieri: l’ingresso è libero e gratuito, consigliata la prenotazione online su bit.ly/palco2024 o via telefono al numero 055.4496851 cui è possibile rivolgersi anche per informazioni e dettagli sulla manifestazione ormai quasi conclusa. Info e programma completo sul sito www.bibliosesto.it.
Sandra Nistri