Chi si aspettava il placet del primo cittadino per la partenza in tempi stretti del progetto del controllo di vicinato a Querceto e per l’installazione di telecamere, nel borgo e non solo, dopo l’escalation di furti nelle ultime settimane sarà rimasto sicuramente deluso. L’incontro in Comune tra il sindaco Lorenzo Falchi, il direttivo dell’associazione "Antico Borgo di Querceto" e alcuni cittadini del quartiere non ha avuto, infatti, gli esiti sperati, almeno dal punto di vista temporale: "La riunione – conferma infatti l’associazione - è rimasta su un piano interlocutorio in quanto il sindaco per ora non è entrato nel merito delle proposte, rinviando tutto ad un successivo incontro che si è impegnato a convocare dopo che la Prefettura gli avrà fornito i dati aggiornati sui crimini e successivamente ad una valutazione che egli proporrà nell’ambito del Comitato provinciale per l’ordine pubblico che sarà convocato a breve per affrontare quanto accaduto a Querceto". Nel corso dell’incontro i rappresentati dell’associazione hanno però ricordato al primo cittadino che il prossimo 24 ottobre scadrà il bando regionale che finanzia il 70% delle spese che i Comuni faranno per realizzare progetti per la sicurezza.
Progetti più che mai necessari visti anche i nudi ‘numeri’: da un confronto incontro avuto dall’associazione "con il comandante della stazione dei carabinieri, è risultato infatti che i furti a Querceto sono stati un numero maggiore dei dodici censiti dall’ associazione stessa (compresa l’effrazione alla Casa del popolo) e che la presenza di telecamere sarebbe molto utile per le forze dell’ordine". Intanto, dopo l’incontro con i residenti di Querceto, il sindaco Falchi annuncia di avere attivato la Prefettura per avere un quadro aggiornato della situazione: "Per prima cosa – dice - voglio esprimere la vicinanza assoluta alle famiglie che hanno subito le intrusioni nelle abitazioni, un evento traumatico indipendentemente dall’esito del furto. Abbiamo chiesto alla Prefettura un aggiornamento dei dati relativi ai furti in appartamento sul nostro territorio, così da riuscire a inquadrare il fenomeno e discutere con le Forze dell’Ordine le misure più appropriate. A breve sarà convocato dal Prefetto un Comitato sull’Ordine e la Sicurezza Pubblica. Non abbiamo preclusioni su nessuna delle proposte avanzate dai residenti ma è fondamentale che qualunque decisione venga assunta dopo una attenta valutazione svolta insieme alla Prefettura e alle forze dell’ordine".