Aeroporto, il sì di Palazzo Vecchio

Oggi in consiglio comunale la delibera con l’ok al masterplan di sviluppo

I presidenti di Toscana Aeroporti,  Marco Carrai,  e di Corporacion America Italia,  Roberto Naldi

I presidenti di Toscana Aeroporti, Marco Carrai, e di Corporacion America Italia, Roberto Naldi

Firenze, 4 settembre 2018 - Oggi i Comuni di Firenze e di Sesto Fiorentino decidono sul futuro dell’aeroporto di Peretola. O, meglio, le decisioni sono state già prese, ma toccherà ai rispettivi consigli comunali ratificarle per avere accesso alla conferenza dei servizi, convocata dal ministero delle Infrastrutture per venerdì, nononstante la richiesta di rinvio del sindaco di Sesto Lorenzo Falchi.

L’assemblea cittadina di Sesto Fiorentino, con la delibera di oggi, darà mandato al rappresentante del Comune alla conferenza dei servizi di esprimere parere negativo al masterplan di sviluppo dell’aeroporto. D’altra parte così era stato richiesto dal ministero: cioè che i due Comuni dove l’opera non è conforme ai vigenti strumenti urbanistici si esprimessero esplicitamente con un atto che dicesse sì o no.

A Firenze, la delibera che sarà discussa oggi nel Salone dei Duecento, otterrà l’ok, dato che per l’approvazione, il Pd – che in consiglio ha la maggioranza assoluta – si presenterà con un appoggio monolitico. Ma la formula che segue il parere tecnico sul progetto definitivo di sviluppo dello scalo fiorentino firmato dal direttore generale di Palazzo Vecchio, Giacomo Parenti, sarà più vaga. Ovvero l’assemblea si esprimerà con una presa d’atto del masterplan presentato, più che con un indirizzo preciso da fornire al delegato, che sarà indicato oggi e che, con ogni probabilità, sarà l’assessore all’Urbanistica Giovanni Bettarini.

Mentre contro il masterplan si compattano, invece, le varie anime della sinistra all’opposizione del Pd a Palazzo Vecchio: Firenze riparte a sinistra, Mdp e Potere al popolo che avevano già bocciato il parere formulato dai tecnici del Comune in commissione, diranno no anche alla delibera di oggi.

Quali sono i punti su cui dare battaglia? Secondo le opposizioni di sinistra il masterplan «interferisce con il piano urbanistico esecutivo di Castello e con il suo parco, non tiene conto della vicinanza con l’Arno e del rischio inondazioni. Manca poi uno studio sul traffico e non è compatibile con il tracciato della tranvia linea 2 e con la sua estensione verso Sesto». Inoltre, attaccano i consiglieri, «non si tiene conto dell’interferenza con lo svincolo autostradale di Peretola» e «si prosciugano stagni e laghetti alterando l’equilibrio della Piana».

Insomma "l’aeroporto si fa spazio fra le decisioni già assunte e pianificate dagli enti, si butta alla conquista del territorio, un territorio delicato che vede la presenza di circa 800mila abitanti e almeno altrettanti lavoratori, calando come un meteorite sulla parte nord-ovest della città di Firenze".

Se poi, affondano anche sui grillini, "si pensa che il Movimento cinque stelle a Firenze, pur votando contro in commissione, attacca il masterplan perché prevede una sola pista, e propone che dovesse essere lasciata in funzione anche l’attuale pista, casomai per i voli privati di chi vuole arrivare a Firenze col proprio jet, non possiamo certo ‘stare sereni’".

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