REDAZIONE FIRENZE

A Manifattura Tabacchi arriva Bombino con il suo desert blues

Bombino, il Jimi Hendrix dell'Africa settentrionale, porta a Firenze il suo desert blues dal groove irresistibile, fuso con rock tuareg, blues urbano e reggae one drop. Un sound denso e magmatico, che unisce generi diversi.

A Manifattura Tabacchi arriva Bombino con il suo desert blues

"L’ispirazione mi viene spesso dal deserto, o meglio quello è il luogo in cui preferisco lasciarmi ispirare. E’ magico comporre di notte sotto le stelle tra le dune". E’ Bombino la prima star di Hearthbeat, Battiti del cuore e della terra, il festival dedicato alle musiche del mondo, che stasera alle 21 vede protagonista il funambolico chitarrista di Agadez, in Niger, alla Manifattura Tabacchi. Omara Moctar, in arte Bombino propone a Firenze il suo desert blues dal groove irresistibile. Un sound denso e magmatico, che sfugge alle classificazioni e unisce generi diversi, dal folk al rock, passando dal blues al funk, al turaggae, uno stile di cui questo questo berbero con la chitarra incendiaria, che viene considerato il Jimi Hendrix dell’Africa settentrionale, è pioniere e precursore. Dal vivo Bombino fonderà di slancio rock tuareg e blues urbano, con il sound reggae one drop. Alternando i suoi cavalli di battaglia ai nuovi brani dell’ultimo album "Sahel", il suo lavoro più personale, potente e politico.

G.Ball.