MAURIZIO COSTANZO
Cosa Fare

Vicchio, inaugurata la mostra sul Macchiaiolo Giovanni Malesci

Al museo Casa di Giotto a Vespignano

Vicchio, inaugurata la mostra sul Macchiaiolo Giovanni Malesci

Vicchio, inaugurata la mostra sul Macchiaiolo Giovanni Malesci

Vicchio (Firenze), 31 maggio 2025 - Inaugurata stamani al museo Casa di Giotto a Vespignano, nel comune di Vicchio, la mostra "Sulle orme di Giovanni Fattori, principe dei Macchiaioli. Paesaggi di Giovanni Malesci pittore di Vicchio". Un omaggio al pittore vicchiese, allievo ed erede di Giovanni Fattori, importante esponente del movimento artistico dei Macchiaioli. Dieci le opere esposte: "Autoritratto del pittore”, “Paesaggio con torrente”, “Paesaggio con alberi”, “Marina”, “Case con fiume”, “Zingari con cavallo”, “Paesaggio”, “Case sul fiume” e “Ponte a Vicchio” di Giovanni Malesci, oltre a una calcografia su carta di Giovanni Fattori “Bovi al carro”. Curata dal direttore del Museo di Arte Sacra e Religiosità Popolare Beato Angelico e del Museo Casa di Giotto arch. Giuseppina Carla Romby, la mostra è promossa dal Comune di Vicchio in collaborazione con l'associazione 'Dalle Terre di Giotto e dell'Angelico' e la Misericordia di Vicchio che ha concesso in prestito temporaneo le opere. Tra i presenti, l'assessore alla Cultura e vice sindaco Marco Gasparrini, il direttore del museo Giuseppina Carla Romby, il governatore della Misericordia Franco Melidei e la presidente della'associazione 'Dalle Terre di Giotto e dell'Angelico' Francesca Parrini.

La mostra resterà visitabile fino al 30 novembre, per qualsiasi informazione rivolgersi all’Ufficio Cultura del Comune di Vicchio: tel. 055 8439269, [email protected] Sempre stamani è stata inaugurata la sala “Stella di Giotto”: nuovo allestimento piano terreno del museo, con video sulla tecnica dell’affresco, biografia e fortuna critica di Giotto. Nuova edizione, aggiornata, del video su Giotto e il paesaggio con versione in inglese. Sulle orme se non negli stessi luoghi incontrati da Fattori ha operato Giovanni Malesci, il pittore e allievo più caro e più vicino al Maestro di cui portò avanti le tematiche del paesaggio, del ritratto, della vita e dei soggetti popolari. Nato il 13 settembre 1884 a Vespignano (Vicchio) e scomparso nel 1969 alla vigilia del suo ottantacinquesimo compleanno, Giovanni Malesci è stato artista importante del movimento dei macchiaioli. Ebbe modo di conoscere e frequentare lo studio di Fattori negli anni 1903-1908 partecipando alle lezioni di pittura impartite gratuitamente dal Maestro. Nel 1925 Malesci si trasferì a Milano e in seguito a Genova e Roma, svolgendovi una intensa attività professionale e partecipando a importanti mostre. Decisivi sotto il profilo artistico i numerosi viaggi che lo portarono sulle coste della Campania e poi in Bretagna, Normandia, Belgio e Paesi Bassi alla costante ricerca di nuovi tipi di paesaggio e di diverse condizioni di luce. Sottolinea il direttore dei musei vicchiesi, Giuseppina Carla Romby: “L’attenzione di Malesci per il paesaggio mostra in maniera significativa la lezione di Fattori nell’uso della tavolozza cromatica, nella rappresentazione quasi puntigliosa del mondo naturale, nel taglio prospettico accentuato spesso dalla geometria e dimensione del supporto pittorico, quasi sempre in legno, su cui il colore si distende con naturalità. Un altro eco della lezione di Fattori si può scorgere nella ritrattistica di cui il grande autoritratto, presente in mostra, pare riproporre l’analogo soggetto dipinto dal Maestro utilizzando la dimensione pressoché reale della figura e la visione frontale che interloquisce direttamente con l’osservatore generando un clima di tranquilla familiarità”. Afferma l’assessore alla Cultura e vicesindaco Marco Gasparrini: “Vicchio è terra di arte e di artisti, il suo meraviglioso paesaggio è stato ed è fonte di ispirazione. La mostra rappresenta un omaggio a un macchiaiolo importante come il vicchiese Malesci nel 200° anniversario della nascita di uno dei massimi protagonisti dei Macchiaioli, Giovanni Fattori, che tra il 1880 e il 1882 frequentò le campagne mugellane come testimoniano dei suoi lavori. Malesci, suo allievo, ne raccoglie l’eredità artistica espressa in una pittura pura e oggettiva privilegiando lo studio e la rappresentazione del paesaggio. Inauguriamo la mostra inaugurando allo stesso tempo, il nuovo allestimento del piano terra del museo dedicato a Giotto”. Maurizio Costanzo