MAURIZIO COSTANZO
Cosa Fare

Maggio Musicale, il violoncellista Yo-Yo Ma in concerto

Il 14 giugno in coproduzione con Amici della Musica di Firenze

Yo-Yo Ma

Yo-Yo Ma

Firenze, 12 giugno 2025 – Dopo oltre vent’anni dalla sua ultima esibizione fiorentina, Yo-Yo Ma - fra i più grandi violoncellisti di ogni epoca - torna al Festival del Maggio. Il concerto, in coproduzione con gli Amici della Musica di Firenze, è in programma in Sala Mehta sabato 14 giugno alle ore 18. Un altro appuntamento in coproduzione con gli Amici della Musica di Firenze è in cartellone ad appena quarantott’ore di distanza con il concerto di Grigory Sokolov, in programma il 16 giugno alle ore 20 sempre in Sala Mehta. Yo-Yo Ma si era esibito a Firenze oltre vent’anni fa, il 13 novembre 2004 al Teatro della Pergola, nella stagione degli Amici della Musica. Successivamente era tornato nel 2008 per un concerto in duo con la pianista Kathryn Stott. Al centro del programma troviamo tre colonne portanti del repertorio per violoncello: le Suites n.1 BWV 1007, n.3 BWV 1009 e n.6 BWV 1012 di Johann Sebastian Bach, di cui Yo-Yo Ma è fra i più importanti interpreti di sempre. Tre composizioni che hanno accompagnato l’intera carriera di Yo-Yo Ma, interpretate e incise in disco nel 1983, nel 1997 e nel 2018 e presto diventate un vero e proprio modello di riferimento. Alle tre Suites di Bach il cartellone della serata affianca “Summer in the High Grassland” del compositore cinese Zhao Jiping; la “Partita op.31” del turco Ahmed Adnan Saygun, la quale venne composta in occasione del 150° anniversario della morte di Friedrich Schiller e la "Sonata per violoncello" solo dell’americano George Crumb, scritta nel 1955. Yo-Yo Ma ha iniziato a studiare il violoncello con il padre all’età di quattro anni e tre anni dopo si è trasferito con la famiglia a New York, dove ha proseguito gli studi alla Juilliard School prima di intraprendere un percorso di studi umanistici ad Harvard. Ha ricevuto numerosi e importanti riconoscimenti, tra cui la National Medal of the Arts nel 2001, la Medaglia Presidenziale della Libertà nel 2010, i Kennedy Center Honors nel 2011, il Polar Music Prize nel 2012 e il Premio Birgit Nilsson nel 2022. Ha suonato per nove presidenti degli Stati Uniti, l’ultima volta in occasione dell’insediamento dell’ex presidente Joe Biden. La sua vastissima discografia comprende oltre 120 album (19 di essi vincitori del prestigioso Grammy Award) che spaziano da interpretazioni iconiche del repertorio classico occidentale a registrazioni che sfuggono a ogni classificazione, come Hush con Bobby McFerrin e The Goat Rodeo Sessions con Stuart Duncan, Edgar Meyer e Chris Thile. Tra le sue pubblicazioni più recenti figurano Six Evolutions, la sua terza incisione delle suite di Bach per violoncello, e “Beethoven for Three: Symphony No. 4 and Op. 97 Archduke”, terzo volume di una nuova serie dedicata a Beethoven. Più recentemente ha avviato "Our Common Nature", un percorso culturale volto a celebrare i modi in cui la natura può riunirci nella costruzione di un futuro condiviso. Our Common Nature segue il "Bach Project", un tour in 36 comunità su sei continenti incentrato sulle suite per violoncello di Bach, affiancato da attività culturali locali. Oltre alla sua grande carriera musicale Yo-Yo è Messaggero di Pace delle Nazioni Unite, il primo artista nominato nel consiglio di amministrazione del World Economic Forum, membro del consiglio di Nia Tero — organizzazione non profit statunitense che lavora in solidarietà con i popoli e i movimenti indigeni di tutto il mondo — e fondatore del collettivo musicale globale Silkroad (La via della seta).

Maurizio Costanzo