REDAZIONE FIRENZE

“La luna sui nossi monti”: in scena stasera al Castello dell'Acciaiolo

Questa sera entra nel vivo la terza settimana della sesta edizione di “Festival NUTIDA – Nuove danzatrici/ori”, rassegna di danza contemporanea diretta da Cristina Bozzolini e Saverio Cona, in programma fino al 4 luglio al Castello dell’Acciaiolo

Un momento della performance

Un momento della performance

Firenze, 23 giugno 2025 – Questa sera al tramonto entra nel vivo la terza settimana della sesta edizione di “Festival NUTIDA – Nuove danzatrici/ori”, rassegna di danza contemporanea diretta da Cristina Bozzolini e Saverio Cona che, fino al 4 luglio, trasforma il Pomario del Castello dell’Acciaiolo in un palcoscenico a cielo aperto. Ogni sera alle 19, nello spazio verde di via Pantin 63, il pubblico può assistere a una cavalcata di coreografie provenienti da tutta Europa, acquistando il biglietto direttamente in loco al prezzo popolare di 5 euro (ridotto 3 euro). La programmazione da oggi a giovedì 26 propone sette titoli che fotografano la pluralità del linguaggio coreutico contemporaneo. Si parte con l’anteprima di “La luna sui nossi monti”, firmata e interpretata da Stefania Menestrina, fresca vincitrice del Premio TWAIN Direzioni Altre 2024. Subito dopo la compagnia lussemburghese JC Movement Production presenta in prima regionale “(I)CE(S)CREAM Bolero Femme”, creazione della poliedrica Jill Crovisier: un viaggio ritmico, dichiaratamente femminista, in cui l’interprete Katarzyna Zakrzewska rotola sui pattini a ritmo di Ravel come metafora della corsa frenetica, fragile eppure ostinata, dell’esistenza contemporanea. Domani, 24 giugno, Beatrice Alessandra Ranieri debutta con “Sotto la gonna delle donne”, riflessione coreografica che smonta cliché e imposizioni sociali per celebrare il potere femminile. Nella stessa serata i giovani danzatori del progetto Get The Floor si misurano con “Get The Show: Connexions”, produzione che intreccia quattro coreografie di Elisa Pagani, Lorenzo Di Rocco e Jennifer Lavinia Rosati, Maila Elisa Saporito e Lali Ayguadé, esplorando in scena il tema della connessione tra corpi, idee e territori. Il 25 giugno il prato dell’Acciaiolo accoglie “Sequoia”, duetto ideato da Matteo Mascolo e danzato da Chiara Esposito e Gabriella Argirò: la coreografia, accompagnata da musiche inedite di Davide Nardelli, nasce dalla suggestione di foreste e alberi millenari, invitando lo spettatore a una pausa contemplativa nella frenesia urbana. A chiudere la serata sarà “Playground” di Giuliana Bonaffini, Riccardo Papa e Frederic Zoungla, prova di energia collettiva che rimette in gioco il corpo come territorio di scoperta. Giovedì 26 arriva uno degli appuntamenti più attesi dell’intero cartellone: “Bodies on glass”, creazione di Diego Tortelli in collaborazione con i danzatori Cristian Cucco e Thomas Van de Ven, proposta per la prima volta in versione outdoor. Il pianista Andrea Rebaudengo esegue dal vivo pagine iconiche di Philip Glass mentre i due interpreti scivolano su partiture coreografiche che alternano forma precisa e improvvisazione, intrecciando la memoria dei gesti alla fiducia reciproca. Il vetro evocato dal titolo diventa così metafora di una danza tanto luminosa quanto fragile, destinata a dissolversi nell’istante stesso in cui si manifesta. Promosso da Stazione Utopia con il sostegno di Mic, Regione Toscana, Città metropolitana di Firenze e Comune di Scandicci nell’ambito di Open City 2025, il festival conferma la vocazione internazionale di un territorio che, quando il sole cala dietro le mura dell’Acciaiolo, accende la danza come linguaggio universale capace di unire comunità, generazioni e culture.