
Il Giardino dei Tarocchi
Firenze, 24 marzo 2022 - Pare proprio che il bel tempo sia arrivato. Quale migliore occasione dunque per andare, nel fine settimana, alla scoperta dei giardini toscani più belli? La nostra splendida regione ci offre una miriade di possibilità. Per i fiorentini che preferiscono rimanere in città, sempre meraviglioso è passeggiare tra i viali e le terrazza del Giardino di Boboli. Attorno all’asse principale si sviluppano viali, siepi, terrazze arricchite da statue e fontane che fanno di Boboli un vero e proprio museo a cielo aperto, ma numerosi sono anche gli edifici importanti che occupano parte dei giardini. Uno dei primi edifici è l’anfiteatro, inaugurato nel 1637 e che in origine conteneva la Fontana dell’Oceano, collocata nel XVII secolo nell’Isolotto per permettere rappresentazioni teatrali. Ancora oggi sovrasta l’anfiteatro un prezioso obelisco egizio sistemato nei giardini dal Granduca Pietro Leopoldo assieme a un’enorme vasca di granito grigio di epoca romana. Le acque che irrigano il Giardino sono contenute nel Bacino di Nettuno, creato nel 1777, che ospita la Fontana del Nettuno, detta dai fiorentini “Fontana della Forchetta” (https://www.uffizi.it/giardino-boboli).
Sempre a Firenze, il parco del museo Stibbert affascina con i suoi tempietti, grotte e giochi d’acqua (http://www.museostibbert.it). Per godere di uno splendido panorama su Firenze, vi consigliamo una delle ville medicee più note: Villa La Petraia, a Castello. Dichiarata dall'Unesco Patrimonio mondiale dell'Umanità nel 2013, distante pochi chilometri da Firenze, è la tipica residenza suburbana, rifugio per i granduchi della famiglia Medici dalle fatiche della città. Un antico edificio fortificato, di cui resta ancora la grande torre, fu ingrandito verso la fine del Cinquecento per realizzare l'attuale villa e il terreno circostante fu sbancato per inquadrarla nel bellissimo giardino a terrazze (http://www.polomusealetoscana.beniculturali.it/index.php?it/185/firenze-villa-medicea-della-petraia).
Spostandoci verso il senese, indimenticabile è la visita al Castello di Brolio, che si trova nei pressi di San Regolo, nel comune di Gaiole in Chianti, in provincia di Siena. Dal 18 marzo scorso è ripartita la stagione delle visite, con una ricca offerta di tour con degustazioni. Vi consigliamo la visita ai vigneti ed alla cantina. Momento clou delle visite è senza dubbio la degustazione, il momento in cui i visitatori possono conoscere i vini di Ricasoli e incontrare nei calici lo straordinario vitigno che è il Sangiovese di Brolio nelle sue diverse espressioni. Le prime pietre del Castello di Brolio risalgono all’Alto Medioevo, quando entrò in possesso della famiglia Ricasoli, grazie a uno scambio di terre di cui si ha testimonianza già nel 1141 (https://www.ricasoli.com/castello/). Sempre nel senese, a Castelnuovo Berardenga vi invitiamo a scoprire Villa Geggiano, una residenza nobiliare con il giardino e il settecentesco ‘teatro di verzura’, dove Vittorio Alfieri alla fine del Settecento recitò una delle sue tragedie (www.villadigeggiano.com). A Pienza, potete invece regalarvi un’emozionante visita a Palazzo Piccolomini. Il magnifico palazzo, a pianta regolare, è costruito attorno ad un cortile ed offre un magnifico giardino pensile, con vista sulla Val d'Orcia e il monte Amiata. Composto da quattro aiuole delimitate da doppie siepi di bosso e da alberelli di alloro, la cui chioma è potata a forma di cupola, il giardino ha una fontana centrale. Si assiste ad una perfetta compenetrazione di arte e natura, concetto vagheggiato dal pensiero umanistico, di cui papa Pio II fu fine interprete e protagonista indiscusso. Sul fondo, il giardino è chiuso da un muro ricoperto di edera, nel quale sono state ricavate tre finestre. Se ci affacciamo veniamo assorbiti dallo spazio circostante, un paesaggio che pare modulato dalla mano di un sapiente pittore (www.palazzopiccolominipienza.it).
In Valdichiana, vicino a Cortona, il maestoso parco-giardino di Villa Tommasi Aliotti suggerisce piacevoli passeggiate tra grotte, fontane, pozzi, sculture. Il parco è un insieme di rare piante d'alto fusto quali abeti, ippocastani, bagolari, pini, lecci, sequoie, tassi e olmi, all'interno del quale sono sparse statue e manufatti rustici (https://www.regione.toscana.it/-/villa-tommasi-aliotti).
Viaggiando nella provincia di Pistoia, tappa obbligata a Collodi, dove non si può rinunciare alla scenografica sistemazione a terrazzamenti di Villa Garzoni, nel comune di Pescia: qui lavorò come giardiniere anche il padre di Carlo Lorenzini, l’inventore di Pinocchio, che trascorse qui la sua infanzia e scelse come pseudonimo per firmare il suo libro proprio il nome di Collodi. La villa, detta "delle cento finestre", è giunta intatta ai giorni nostri e ha un’antica origine: fu infatti nel Trecento che la nobile famiglia Garzoni, originaria di Pescia, acquistò quello che veniva chiamato il Castello ma solo nel Seicento furono effettuati i lavori che ingrandirono e modificarno la Villa e lo splendido Giardino. Se avete bambini, un tour nel parco di Pinocchio è imprescindibile. Si tratta di un percorso a tappe, con sculture, edifici e sistemazione del verde per rievocare, sia grandi che piccini, le avventure del celebre burattino (www.pinocchio.it)
In provincia di Lucca, Elisa Baciocchi Bonaparte, sorella di Napoleone, fu la principale artefice del grandioso complesso di Villa Reale di Marlia. La villa ospitò illustri personaggi, come il violinista Paganini, l’artista americano John Singer Sargent, e reali di tutta Europa. Il parco di Villa Reale di Marlia ha una superficie di 16 ettari ed è il risultato di un complesso succedersi di trasformazioni che testimoniano due periodi costruttivi diversi dell’architettura delle ville lucchesi. Una parte del parco conserva, infatti, l’originario impianto seicentesco con siepi, aiuole fiorite e alberi d’alto fusto. L’altra, invece, è disegnata secondo la moda del giardino paesaggistico all’inglese, con sentieri sinuosi, punti panoramici e boschetti ombrosi. Ricchissimo è il suo patrimonio arboreo, con grandi esemplari di abies, quercus palustris, pini, lecci e platani. I prati, insieme a piccoli arbustum da sottobosco, fanno da ornamento alla villa del Vescovo in un paesaggio unico che muta a seconda delle ore del giorno e del passare delle stagioni. Il parco di Villa Reale di Marlia è famoso per la sua concentrazione di camelie, tra le più belle del territorio lucchese (https://villarealedimarlia.it).
Nella Maremma Toscana, un ruolo di prim’ordine lo riveste il Giardino dei Tarocchi. E’ un parco artistico situato in località Garavicchio, nei pressi di Pescia Fiorentina, frazione comunale di Capalbio, ideato dall'artista franco-statunitense Niki de Saint Phalle, che è popolato di statue ispirate alle figure degli arcani maggiori dei tarocchi. Seguendo l'ispirazione avuta durante la visita al Parque Guell di Antoni Gaudí a Barcellona, poi rafforzata dalla visita al giardino di Bomarzo, Niki de Saint Phalle inizia la costruzione del Giardino dei Tarocchi nel 1979. Identificando nel Giardino il sogno magico e spirituale della sua vita, Niki de Saint Phalle si è dedicata alla costruzione delle ventidue imponenti figure in acciaio e cemento ricoperte di vetri, specchi e ceramiche colorate, per più di diciassette anni, affiancata, oltre che da diversi operai specializzati, da un'équipe di nomi famosi dell'arte contemporanea come Rico Weber, Sepp Imhof, Paul Wiedmer, Dok van Winsen, Pierre Marie ed Isabelle Le Jeune, Alan Davie, Marino Karella e soprattutto dal marito Jean Tinguely, scomparso nel 1991, che ha creato le strutture metalliche delle enormi sculture e ne ha integrate alcune con le sue mécaniques, assemblaggi semoventi di elementi meccanici in ferro (www.giardinodeitarocchi.it)