Rebecca Corsi a capo della Lega, slitta tutto

Rebecca Corsi

Rebecca Corsi

L’appuntamento è rimandato al 5 dicembre. E da quel che filtra dalle segrete stanze della Lega, alla base del corto circuito non ci sarebbe il nome di Luca Lotti. Perché la mancata elezione di Rebecca Corsi come nuova consigliera nell’Assemblea di Lega – al posto del presidente del Cagliari Giulini, decaduto dopo la retrocessione dei sardi in serie B – aveva fatto pensare anche a questo. Cioè al fatto che il nuovo responsabile dei rapporti istituzionali del club azzurro, ed ex ministro dello Sport, non fosse un nome gradito da quelle parti. E quindi a una sorta di ‘punizione’ nei confronti dell’Empoli e della sua vicepresidente. No, in realtà le cose sembrano stare in maniera diversa. Su spinta del massimo dirigente del Napoli De Laurentiis, i rappresentanti di sette club (Napoli, Roma, Juventus, Inter, Milan, Monza e Fiorentina) hanno abbandonato i lavori prima del via al vertice e l’incontro è iniziato con 12 club, numero legale minimo per validare la convocazione e proseguire coi punti all’ordine del giorno. Unica società assente il Torino.

I club avrebbero tranquillamente potuto votare Corsi alla seconda tornata (dove era sufficiente un quorum di 11) ma per non creare ulteriori spaccature dopo l’uscita di scena delle ‘big’ si è scelto di rimandare tutto al 5 dicembre, quando si spera di trovare un accordo. A scatenare il corto circuito è stato Aurelio De Laurentiis, che avrebbe puntato il dito contro tutto il sistema della Lega Serie A e in particolare contro i club, facendo riferimento ad alcune mosse di Lotito e di altri. Lotito che, per inciso, era uno dei principali sponsor di Rebecca Corsi. Per il numero uno del Napoli – e per le big in generale – sarebbe infatti più indicato il dirigente di una squadra di prima fascia, visto che gli altri consiglieri sono Setti (Verona), Percassi (Atalanta) e Scaroni (Milan). Eleggere la vice presidente dell’Empoli potrebbe quindi spostare l’asse di potere più verso le cosiddette ’piccole’.