Montesport, realtà vincente non solo in campo

La società, che abbraccia diciotto discipline e conta 700 tesserati, dal 2003 riesce a coniugare ottimi risultati sportivi con il proprio ruolo sociale

Montesport, realtà vincente non solo in campo
Montesport, realtà vincente non solo in campo

Coniugare ottimi risultati sportivi con il proprio ruolo sociale non è sempre facile, ma la Montesport Montespertoli ci sta riuscendo. Nata nel 2003, abbraccia 18 discipline e conta 700 tesserati. Un realtà ben consolidata sul territorio che nella stagione in corso sta primeggiando sia con la pallavolo femminile, tanto in serie B2 nazionale quanto in 3ª divisione provinciale, che con il basket maschile in Promozione. "Con il volley siamo ormai da 12 anni stabilmente in serie B, tra B1 e B2, e per una piccola realtà come la nostra competere con società espressione di capoluoghi di provincia è un grande orgoglio – esordisce il vice presidente, Raoul Ciambotti – Non abbiamo chiesto niente di particolare alle ragazze, se non di venire a divertirsi. Risultato dopo risultato, però, la squadra ha acquisito consapevolezza ed è stata capace di un percorso fin qui eccezionale, in cui ha perso solo una volta". "Siamo veramente soddisfatti di quello che stiamo facendo – prosegue Ciambotti – perché oltre che col team di Cantini siamo primi anche in 3ª Divisione, senza nemmeno una sconfitta, con una squadra fatta esclusivamente da giocatrici di Montespertoli cresciute nel vivaio. Per non parlare del basket, che sta guidando il proprio girone di Promozione o la squadra di ginnastica artistica, con cui militiamo in serie C e vorremmo tentare il salto di categoria".

Tutto questo senza dimenticare l’aspetto sociale come sottolinea il presidente Giuseppe Corti: "Siamo estremamente soddisfatti di aver ricevuto il premio "Paolo Rossi" per la promozione di valori come l’inclusività con i nostri due progetti Wheelchair Tennis, il tennis in carrozzina e Baskin, la pallacanestro che permette a normodotati e ragazzi disabili di giocare assieme. Inoltre abbiamo circa 150 persone partecipanti ai corsi Afa, attività motorie di gruppo per persone con difficoltà di movimento o reduci da un’operazione, o ancora con una temporanea disabilità fisica". "E il nostro obiettivo primario per il futuro – insiste Corti – è proprio quello di sviluppare ulteriormente il tennis in carrozzina e di cercare, con la collaborazione dell’amministrazione comunale, di intercettare tutte quelle famiglie più in difficoltà, per dar modo ai loro figli di praticare attività sportiva a costi ridotti".

Programmi e obiettivi che, come tutte le altre realtà dilettantistiche, anche la Montesport è costretta a portare avanti tra mille difficoltà dopo l’esplosione della pandemia: "Oltre al fatto che gli spazi non sono sufficienti, le spese sono aumentate del 70% rispetto all’anno scorso – conclude Corti – Gli aiuti ricevuti da regione e stato, infatti, hanno coperto appena il 30% dei rincari e per questo siamo stati costretti a chiedere un sacrifico a tutti, riuscendo comunque a contenere al minimo il ritocco delle quote annuali per non pesare troppo sulle famiglie. La nuova riforma dello sport, però, potrebbe peggiorare ancora di più le cose: abbiamo infatti stimato che se non verranno rivisti alcuni parametri, avremmo un ulteriore aumento dei costi di circa il 25%".

Simone Cioni