"Film dell’orrore, vendo l’Empoli"

Il presidente Corsi si sfoga dopo il ko con l’Entella: "Se il problema degli arbitri sono io, pronto a lasciare".

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EMPOLI

di Tommaso Carmignani

Stavolta non ha resistito. A fine gara, ha tenuto la squadra (allenatore compreso) al chiuso degli spogliatoi e si è assunto le responsabilità di un attacco agli arbitri. Un’accusa che non si limita alla gara con l’Entella, ma che abbraccia in generale tutta la stagione. "Se il problema sono io, allora sono anche pronto a vendere. Basta che me lo dicano". Il presidente Corsi ha visto tutta la partita di venerdì in piedi sul suo seggiolino, furibondo nei confronti di una direzione di gara che a suo modo di vedere ha penalizzato la squadra. Un arbitraggio che fa seguito a una serie di episodi che, nel corso della stagione, hanno condizionato in maniera negativa il cammino dell’Empoli. "Sono abituato a mettermi in discussione – dice ancora Corsi – perché nel rapporto con gli arbitri ho sbagliato qualcosa anche io, sebbene abbia cercato di essere rispettoso. In tribuna mi agito, so che dà fastidio, ma quando è troppo è troppo. Non voglio fare elenchi di errori, perché è stucchevole. Ma con l’Entella è stato un film dell’orrore, anche in presenza di un arbitro tra i più bravi della categoria". Il massimo dirigente non usa mezzi termini. "Gli assistenti hanno fatto una partita ridicola. Sul rigore dell’Entella c’era fuorigioco, il gol di Gazzola era regolare. Marinelli su Henderson ha decretato un’espulsione che ha capovolto la partita. La mia cultura sportiva mi dice che si deve far finta di nulla, nella classe arbitrale ci sono persone splendide, quindi mi rimane difficile parlare, ma sono amareggiato e chiedo scusa se si sentono offesi. Sono dieci partite che ci succedono cose inaccettabili. Ci penserò, non è un esercizio facile vendere l’Empoli, ma se il problema sono io devo valutare la cosa".

Una minaccia che fa tremare i tifosi. "Se la conduzione da parte mia non è giusta è giusto pensare che ci sia qualcuno più bravo e più educato di me. Quest’anno abbiamo fatto la squadra due volte, abbiamo fatto degli errori anche noi e di questo non diamo la colpa agli arbitri". Uno sfogo particolare e sentito, specialmente da parte di chi, come Corsi, negli anni non ha mai protestato nei confronti della classe arbitrale. "Non voglio offendere nessuno. Io non parlo mai, sono venti anni che non mi esprimo negativamente contro gli arbitri. Ma poi – conclude – sono costretto perché porto anche i sentimenti del mio ambiente, che sono di grande arrabbiatura per certe decisioni. A Empoli per queste cose mi danno anche ‘di bischero’, si dice dalle nostre parti, non vorrei che avessero ragione a dirmelo".