Empoli, con Caputo più soluzioni per l’attacco

Trame nello stretto, attacco alla profondità e grande sacrificio per la squadra: così l’arrivo di Ciccio potrebbe cambiare il reparto avanzato

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di Tommaso Carmignani

Le conferme ormai si sprecano. L’operazione per il ritorno in azzurro di Ciccio Caputo è nel vivo e l’offerta, stando ai ben informati, potrebbe arrivare al rientro dalla tournée in Spagna. Ma cosa cambierebbe nell’attacco azzurro con un attaccante come lui di nuovo a disposizione? Il modo di giocare dell’Empoli di oggi è molto diverso da quello che aveva conosciuto il bomber di Altamura. L’allenatore era Andreazzoli e la squadra prediligeva un calcio fatto di palleggio e possesso palla.

In B con Donnarumma aveva una spalla con cui dialogare e il risultato fu una stagione devastante da parte di entrambi, ma anche l’anno successivo in serie A dimostrò di poter essere decisivo soprattutto nella seconda parte di stagione, quando al suo fianco giocava un attaccante molto bravo tecnicamente come Farias. Nell’Empoli di Zanetti potrebbe potenzialmente giocare al fianco di chiunque, perché Caputo, se vogliamo, ha caratteristiche abbastanza diverse da tutti gli attaccanti a disposizione del tecnico. Dando però per buona la possibilità che possa prendere il posto di Lammers, bisognerebbe intanto cominciare a capire che tipo di gioco dovrebbe fare. Sicuramente non avrebbe una spalla al suo fianco con cui scambiare nello stretto come faceva con Donnarumma o con Farias, ma non dimentichiamoci la sua abilità nell’attaccare la profondità quando si tratta di andare in ripartenza, né tantomeno la sua adattabilità alle molteplici situazioni.

Accanto a un giocatore con capacità di svariare come Satriano, quindi, potrebbe agire da riferimento offensivo ed essere costretto a lavorare un po’ di più spalle alla porta. Un po’ lo stesso tipo di lavoro che fa Destro e che spesso è stato chiesto anche a Lammers. Sacrificio sì, ma con l’obiettivo di tenerlo il più possibile vicino all’area di rigore avversaria. Avere un Caputo in più là davanti significherebbe contare su un giocatore che negli ultimi trenta metri sa essere potenzialmente decisivo. Ovviamente sarebbe un po’ più complicata per lui la convivenza con lo stesso Destro, trattandosi entrambi di giocatori che danno il meglio nei pressi dell’area avversaria. Ma anche in questo caso non sarebbe impossibile vederli insieme.

Caputo, proprio per la capacità di attaccare la profondità di cui si diceva prima, è un giocatore al quale si può chiedere anche di svariare un po’ di più lungo tutto il fronte dell’attacco e di fare all’occorrenza anche il ‘Satriano’. La generosità che lo ha sempre caratterizzato è poi un ulteriore punto a favore di questa tesi, anche se ovviamente i due sarebbero, almeno all’inizio, l’uno l’alternativa dell’altro.

Più facile la sua presenza al fianco di Cambiaghi, altro giocatore che al pari di Satriano – e forse anche di più – ha una grande capacità di fare movimento e partecipare alla manovra della squadra. In tutti i casi mister Zanetti può dormire sonni tranquilli: se Caputo dovesse tornare a vestire la maglia azzurra, inserirlo all’interno dei meccanismi del suo 4-3-1-2 non sarebbe per niente complicato.