SIMONE CIONI
Sport

D’Aversa vs Zanetti: Sfida tra Allenatori in Serie A con Storia di Confronti

D’Aversa e Zanetti si affrontano di nuovo in Serie A. Analisi dei precedenti e dei moduli di gioco adottati.

D’Aversa e Zanetti si affrontano di nuovo in Serie A. Analisi dei precedenti e dei moduli di gioco adottati.

D’Aversa e Zanetti si affrontano di nuovo in Serie A. Analisi dei precedenti e dei moduli di gioco adottati.

Dopo essersi incrociati tre volte nel cuore del centrocampo da giocatori, domenica sera Roberto D’Aversa e Paolo Zanetti si affronteranno per la terza volta anche da quando hanno intrapreso la carriera di allenatori. I responsi del rettangolo verde hanno premiato due volte Zanetti, vincitore 1-0 nella stagione 2002-‘03 con il Vicenza quando l’attuale tecnico azzurro vestiva la maglia della Ternana, e 2-1 con l’Ascoli nel 2006-‘07 quando invece D’Aversa giocava nel Messina. Quest’ultimo ha invece avuto la meglio in un Ascoli-Siena, sempre del 2006-‘07, dopo essere passato nel club della città del palio.

Per quanto riguarda i precedenti in panchina, oltre che nel netto successo azzurro dell’andata per 4-1 al Bentegodi, D’Aversa è rimasto imbattuto anche quando alla guida della Sampdoria impattò 1-1 al Marassi contro il Venezia di Zanetti nella stagione 2021-‘22. Molto simile la media-punti dei due in Serie A con D’Aversa leggermente avanti: 0,94 punti a gara contro gli 0,88 del collega che finora vanta 112 panchine nel massimo campionato italiano con 24 vittorie e 61 sconfitte, contro le 185 dell’allenatore abruzzese, di cui 41 vittorie e 93 ko.

Per quanto riguarda il modo di giocare Zanetti, 42 partite e una salvezza con l’Empoli, era partito con il 3-4-3 alternato allo stesso modulo azzurro ossia il 3-4-2-1, prima di varare a fine settembre la difesa a quattro disegnando poi un centrocampo a due e tre trequartisti dietro un unica punta. Soluzione nuovamente accantonata a dicembre dopo aver incassato 18 gol in 7 partite, per tornare ad una retroguardia a tre e due punte con in alternanza un centrocampo a cinque o un trequartista alle spalle dei due attaccanti. Disposizione adottata, quella con il fantasista, nelle ultime due partite pareggiate contro Lecce e Como.

D’Aversa, invece, a parte le variazioni in fase di costruzione, e qualche sporadico passaggio al 3-5-2 o 4-4-2 a partita in corso, a costantemente lavorato sul 3-4-2-1, che ha avuto come variante soprattutto l’utilizzo di una punta centrale di movimento per togliere punti di riferimento agli avversari o una più abile nel gioco aereo e nell’attacco della profondità.

Si.Ci.

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