Violenze ripetute sugli anziani genitori: arrestato

A dare l'allarme è stato il padre, riuscito a sfuggire alla furia del figlio

Sul posto sono intervenuti i carabinieri di Fucecchio

Sul posto sono intervenuti i carabinieri di Fucecchio

Fucecchio, 11 dicembre 2018 - A suon di minacce e arredi sfasciati, togliendo loro il sonno, facendoli vivere sotto tiro, teneva in scacco gli anziani genitori. Tutto questo, fino all’alba di lunedì 10 dicembre, quando è stato arrestato dai carabinieri con l’accusa di maltrattamenti in famiglia. Nei guai, o meglio in una cella del carcere fiorentino di Sollicciano, F.F., un 44enne italiano, residente a Fucecchio. Viveva con il padre e la madre, di 78 e 76 anni, costretti in appena ventiquattr’ore a chiedere per quattro volte aiuto agli uomini dell’Arma. Il blitz che ha fatto scattare le manette ai polsi del 44enne è scattato all’alba di ieri. Erano all’incirca le 4.30 quando è arrivata la richiesta di intervento al 112.

A dare l’allarme, un vicino di casa, pronto ad accogliere il padre fuggito dalle grinfie del figlio, con problemi di tossicodipendenza e in crisi d’astinenza: il giovane aveva nuovamente preteso soldi dai genitori per comprare la droga e, di fronte al loro rifiuto, aveva dato in escandescenze, minacciando di sgozzarli con un coltello e distruggendo tutto ciò che aveva davanti, compreso il telefono cellulare del padre.

Era appunto la terza volta in un giorno che i militari si recavano in quella casa: per tre volte si erano trovati a redimere le violenti liti familiari, con l’anziano costretto in un caso ad alzarsi nel cuore della notte per andare al bancomat e prelevare contanti da consegnare al 44enne. I genitori, a ogni occasione, avevano espresso preoccupazione per il proprio figlio che, da qualche mese, non era più gestibile. Ieri mattina, la pattuglia ha trovato il padre fuori casa e la madre rannicchiata a letto, sotto le coperte, terrorizzata.

Il figlio, apparentemente calmo, girovagava per casa al termine dell’ennesima sfuriata: da quanto ricostruito, in stato di alterazione psicofisica, si era intrufolato nella camera dei genitori, li aveva svegliati e aveva chiesto loro stupefacenti, sostenendo, fuori di sé, che qualcuno lo avesse consegnato loro. Al rifiuto degli anziani, aveva iniziato a riversare la sua rabbia contro ogni tipo di arredo, spaccando tutto ciò che gli capitava a tiro per poi minacciare i genitori, ripetendo che avrebbe sgozzato entrambi con il suo coltello da guerra e strappando di mano e sbattendo a terra il cellulare del padre, quando il genitore aveva provato a chiamare il 112.