Raffica di raid, sale la rabbia. E gli esercenti lanciano l’idea: "Ristori a chi subisce danni"

Confesercenti: "Tante piccole attività si sentono sole, da tempo chiediamo azioni decise". L’esempio della Camera di commercio di Firenze: fondi straordinari a livello locale per rialzarsi.

Raffica di raid, sale la rabbia. E gli esercenti lanciano l’idea: "Ristori a chi subisce danni"

Raffica di raid, sale la rabbia. E gli esercenti lanciano l’idea: "Ristori a chi subisce danni"

Da una parte la prevenzione, dall’altra misure che siano in grado di sostenere e aiutare chi subisce furti e non ha gli strumenti per rimettersi in carreggiata. Sono due i fronti su cui agire, molteplici i campi d’azione secondo Confesercenti Empolese Valdelsa. "Il fenomeno che sta emergendo è trasversale, il tema enorme - spiega il responsabile Gianluca D’Alessio - In primis c’è bisogno, una volta individuati gli autori del reato, della certezza della pena per questi soggetti che dopo poco ci ritroviamo di nuovo in giro". E qui, purtroppo, il risultato non dipende dalla dinamica locale. C’è poi la questione del presidio permanente da parte delle forze dell’ordine, sotto organico. "Ci aspettiamo e auspichiamo da tempo azioni decise e precise che portino a disincentivare furti e rapine. Chiediamo una presenza fisica degli agenti, un pattugliamento a piedi nelle zone attenzionate. Non si garantirà la copertura al 100%. Ma non si può rischiare di minare l’appeal per il piccolo commercio, per chi decide di investire sul territorio".

Serve concretezza. Un’idea potrebbe essere quella di ispirarsi all’esperienza del bando lanciato dalla Camera di Commercio di Firenze, "una misura erogata in via emergenziale a gennaio per ristorare i danni da spaccata e sostenere gli investimenti in sicurezza. Può essere una risposta immediata, di certo non la soluzione". Il bando ’Negozi sicuri’ nato dal gioco di squadra di Comune di Firenze e Camera di Commercio risarcisce le imprese dell’area metropolitana per i danni da furto e atti vandalici (il ristoro arriva fino a 5mila euro a fondo perduto). L’impegno della Camera di Commercio riguarda tutta l’area metropolitana dove, in base alla stima dell’ufficio studi e statistica della Camera, i negozi dotati di vetrina sarebbero oltre 70mila. Rivolto alle micro, piccole e medie imprese, il bando è aperto fino al 31 dicembre 2024, "salvo chiusura anticipata per esaurimento dei fondi stanziati (800mila euro, ndr). Fondi che si esauriranno facilmente visto il trend. Questo bando, insufficiente di per sé, ma interessante come strumento, andrebbe potenziato. E’ un aiuto per le attività che hanno subìto danni ingenti e che devono stare chiuse qualche giorno. Che non hanno la forza economica per rimettersi in piedi e ripartire". Una misura nata con il dilagare degli atti di vandalismo a danno delle imprese del territorio. Si tratta di contributi per sostenere i costi del ripristino di vetrine, bandoni, impianti di allarme e per implementare la sicurezza con l’installazione di sistemi di videosorveglianza e antintrusione. Il contributo è pari al 50% delle spese, con un minimo di spesa di mille euro.

"A fronte di questa escalation, una buona idea potrebbe essere quella di stanziare fondi straordinari legati al nostro territorio. Agire sulla prevenzione è importante. Lo si può fare in sinergia con gli istituti di vigilanza privata, con le forze ordine - conclude D’Alessio - Mettersi insieme in una sorta di cabina di regia per individuare le zone delicate da presidiare. Ma servono tutele per i piccoli imprenditori, che si sentono soli. Non può cadere tutto sulle loro spalle. Una risposta a livello locale ci deve essere".

Ylenia Cecchetti