
Valis Bagnoli mostra le foto di Samuele (foto Gianni Nucci/Germogli)
Empoli, 11 maggio 2016 - «Un ragazzo d’oro? No, di più». Poi bisogna prendere fiato per continuare. Per andare avanti e ricordare chi non c’è più. Giuseppe Pigniatiello è il presidente del Santa Maria, la polisportiva dove Samuele Cianci ha tirato i primi calci a quel pallone che lo ha accompagnato fino alla fine. Filo conduttore di una vita sana, vivace, con gli altri. Gli amici di sempre, i compagni di squadra. Alcuni di loro erano con lui anche l’ultima sera, quel tragico lunedì in cui il cuore del ‘Cino’ ha smesso di battere. «Il Santa Maria perde un figlio, che vuole che le dica – continua Pigniatiello affranto – Tutta la famiglia è conosciutissima. Vuoi per il lavoro del padre, vuoi per il fatto di essere parte della nostra società. Anche la sorella Valentina, spesso presente in occasione delle partite».
Daniele, il padre del 20enne, è in prima linea nelle attività della società. «Si è prestato come dirigente accompagnatore e segnalinee – racconta Valis Bagnoli, vicepresidente gialloblù – Si fa fatica a crederci». Poi il pensiero va Samuele, centrocampista degli Juniores. «Era tuttora tesserato con noi: aveva effettuato la visita medico sportiva il 16 ottobre scorso ed era tutto a posto – commenta Bagnoli – Da quando aveva sette o otto anni fino ad oggi aveva lasciato la maglia soltanto una stagione per seguire un allenatore, in un’altra squadra della zona. Erano i tempi degli Allievi. L’anno dopo era tornato e non ci ha più lasciati». Bagnoli si sofferma un attimo, poi riprende. «Nell’ultima stagione era un fuori quota negli Juniores – racconta ancora – Ma da gennaio, causa anche qualche infortunio che lo aveva tenuto lontano dai campi per un po’, aveva rallentato». Senza però perdere i contatti con società e dirigenti. E soprattutto con il calcio.