Targhe in ottone per ricordare il nome di chi, in quel luogo preciso, fu vittima della deportazione nazista e fascista. L’iniziativa tra storia e memoria ha portato in Toscana 265 ’blocchi’ commemorativi. A Empoli nel 2022, sono state ben 22 le pietre di inciampo posate, dedicate ai deportati della ex Vetreria Taddei, partiti l’8 marzo 1944 per i campi di concentramento e mai più tornati. Nel 2023, sono state 47 le targhe collocate in città. Un progetto che di anno in anno è cresciuto e che presto potrà contare anche su un centro di documentazione. Intanto arriva un convegno e la data non è casuale. Aspettando il 27 gennaio, Giornata della Memoria, Empoli rinnova il suo impegno sul fronte commemorazione.
È fissato per sabato, infatti, un incontro per parlare del valore della memoria e della sua difesa. Alle 10.30, nella sala maggiore della biblioteca comunale, in via Cavour, tutti invitati a “Pietre della Memoria: condivisione di esperienze sulle Pietre d’Inciampo in Toscana“.
Il convegno, al termine del quale ai parenti dei deportati sarà consegnato un attestato di partecipazione, segna l’inizio di un percorso che proseguirà alla Casa della Memoria: la struttura diventerà centro di documentazione del progetto delle Pietre d’inciampo. Tra le mura di via Livornese, saranno archiviate e custodite le biografie dei deportati con foto, storie e testimonianze. Documenti storici dei campi di sterminio, ma anche una mappa interattiva dove chi vorrà potrà ripercorre i luoghi scelti per la posa di tutte le pietre nel territorio. Un patrimonio che sarà disponibile sia online che in formato cartaceo. "Il convegno e la nascita del centro di documentazione nella nostra Casa della Memoria – precisa Alessio Mantellassi, presidente del Consiglio comunale con delega in Cultura della memoria e Partecipazione – rappresentano due opportunità da cogliere. Per non dimenticare e per comprendere a fondo il significato della democrazia e della libertà".
Conoscere il passato per comprendere il presente. Come commenta Eugenio Giani, presidente della Regione Toscana, "il progetto serve anche a questo. Ad onorare il ricordo di chi ha trovato la morte nei campi di concentramento nazisti ma anche a essere da monito per il futuro. Va reso merito alla città di Empoli di aver fatto nascere due luoghi che saranno importantissimi per le giovani generazioni". Empoli, insignita nel 2018 dal presidente della Repubblica, della medaglia d’oro al merito civile "è capitale morale dell’antifascismo – ricorda la sindaca Brenda Barnini – e si è spesa con i suoi uomini e le sue donne per la difesa della democrazia e della libertà, a costo di fare i conti con vittime e dolore. Conoscenza e consapevolezza sono la strada da percorrere".