Un caso di degrado urbano Il ’ricovero’ abbandonato

La pensilina dell’autobus in via Valdorme Nuova usata come bivacco per mesi. Ora restano abiti, coperte e cuscini ammucchiati insieme a tanti rifiuti.

Un caso di degrado urbano  Il ’ricovero’ abbandonato
Un caso di degrado urbano Il ’ricovero’ abbandonato

Anche ’ l’inquilino’ della pensilina dell’autobus in via Valdorme nuova, quella che si trova proprio davanti all’attraversamento pedonale che porta al cimitero più grande di Empoli, deve essere andato via per il gran caldo. O, forse, ha scelto di cambiare ’residenza’. Difficile dire che ne sia stato di lui, ma negli ultimi anni ha dimostrato di essere un abitudinario e di tornare sempre, prima o dopo, alla ’sua’ pensilina-casa preferita.

Una decisione abitativa che nessuno vuole giudicare – si può mai farlo sul modo in cui un individuo decide di vivere la prorpia esistenza ammesso che non faccia del male a nessuno? – ma che certo non è priva di conseguenze. Almeno sotto il profilo dell’igiene e del decoro di quello spazio che, all’origine, non è stato pensato per dare ricovero a una creatura senza fissa dimora, quanto piuttosto per dare un riparo temporaneo da vento, pioggia, sole a picco a quelle creature che aspettano di prendere l’autobus di linea che si ferma proprio lì.

L’abbandono da parte del ’residente fisso’, infatti, non ha significato anche la pulizia del posto. Sotto la pensilina della fermata dell’autobus ci sono ancora gli ’arredi’ utilizzati fino a qualche settimana fa. Un carrello del supermercato pieno di vari tipi di oggetti non proprio in buono stato, coperte e lenzuola, cuscini da letto, tante bottiglie di plastica vuote e anche qualcuna di vetro, fra le quali ce ne sono pure di mezze piene di salsa di pomodoro. E l’elenco potrebbe continuare, ma la decenza impone di fermarsi.

Va detto che quel tratto di via Valdorme Nuova che porta in città non ha mai brillato per pulizia. I malcapitati che devono percorrere a piedi i cento metri che separano la fermata del bus dall’ingresso della sede dell’Asl Toscana Centro in via dei Cappuccini sanno bene che faranno la strada con un’indimenticabile vista “rifiuti di ogni tipo e di ogni datazione“ sul lato destro del marciapiede. Ma tant’è. Questo tratto, che si fatica a definire periferico visto che siamo a una manciata di metri dall’abitato, sembra essere una terra di nessuno, nel senso che a nessuno interessa prendersene cura. I rifiuti si accumulano, indisturbati, mese dopo mese. E’ vero, molti sono nascosti in mezzo alla ’boscaglia’ degli oleandri a bordo strada, ma è difficile convincersi che davvero non si possa fare niente per toglierli.

Fran.Ca.