"Un animale in casa? Ora è di grande aiuto"

La dottoressa Francesca Mugnai, esperta di pet therapy: "Si crea un legame di protezione mentale, importante nei momenti di fragilità"

La dottoressa Francesca Mugnai è direttore scientifico del Centro ricerca Antropozoa

La dottoressa Francesca Mugnai è direttore scientifico del Centro ricerca Antropozoa

Empoli, 29 marzo 2020  - «Vivere con un animale da compagnia in casa è un grande vantaggio, soprattutto in questo particolare momento storico e sociale". Lo spiega la dottoressa Francesca Mugnai, esperta di pet therapy e direttore scientifico del Centro ricerca Antropozoa: la struttura si occupa di ricerche e nuove frontiere esplorative nell’ambito degli interventi assistiti con animali, sia in ambito di studio che di divulgazione di un modello corretto e costantemente supervisionato di interventi. Insomma, comprendere e valorizzare il legame che unisce uomo e quattro zampe è il suo pane quotidiano, anche nei giorni della pandemia da coronavirus. Dottoressa, che significa poter contare su un animale da compagnia in ‘quarantena’? "Siamo in isolamento forzato, in un clima di paura e smarrimento, abbiamo dovuto da un momento all’altro fare a meno del contatto umano e delle abitudini. La sua presenza è utile: ci fa sentire meno soli, più forti, più utili. Un animale da compagnia permette di affrontare meglio ciò che avviene intorno e non è motivo di ulteriore angoscia". Cane e gatto aiutano a superare l’ansia? "Le conversazioni tra umani vertono sempre sul coronavirus. Notizie, fake news, rischiano di aumentare l’angoscia. L’animale no. È autentico, diretto, permette di rapportarsi in maniera positiva. Il rapporto è immediato: qui e ora. Non ci fa pensare al futuro, ma all’adesso. Ne nasce un legame che funge da protezione mentale, tanto importante nei momenti di fragilità". C’è chi sostiene che il suo cane o il gatto è come un figlio. "Ma non lo è. L’animale non è un essere umano e non va caricato di aspetti che non gli competono. Il legame con l’animale funge da rafforzatore emotivo ma senza sostituire rapporti sociali né terapie né un ambiente diventato ostile e ricco di paura. E’ importante una buona qualità del rapporto". Anziani soli: quello dell’isolamento può essere un buon momento per regalare un cagnolino o un gatto? "No, l’animale è per tutta la vita ed è comunque impegnativo. Non è il momento di regalare animali ma piuttosto di aiutare chi li ha già e magari è solo o con disabilità". E per un bambino, costretto lontano da amici e routine, cosa vuol dire avere un quattro zampe per casa? "I bambini che crescono con gli animali hanno una marcia in più a livello relazionale, cognitivo, emotivo, sociale. Stare con un animale porta a scoprire anche la pazienza. E un gioco con loro, fatto dalla loro presenza e dall’accudimento, può essere uno strumento di resilienza anche per i piccoli". © RIPRODUZIONE RISERVATA