
Uno studio in laboratorio (foto repertorio)
Empoli, 10 maggio 2023 – Il servizio igiene e sicurezza nei luoghi di lavoro di Empoli accende l’attenzione sul fenomeno dei tumori del naso. Con particolare riferimento ai rischi da polveri di pelli e cuoio. Sotto la lente una casistica di tumori registrati negli anni sul territorio. Nei giorni scorsi al Polo Tecnologico Conciario di Santa Croce si è tenuto il seminario di avvio del piano mirato di prevenzione del rischio da polveri di pelli e cuoio.
Oltre agli operatori dell’unità funzionale complessa prevenzione, igiene e sicurezza nei luoghi di lavoro dell’Asl Toscana centro, hanno partecipato datori di lavoro e consulenti delle aziende che hanno aderito al piano, Rls, Rlst, rappresentanti delle associazioni datoriali (Associazione Conciatori di Santa Croce, presieduto da Ezio Castellani, Consorzio Conciatori di Ponte a Egola guidati da Michele Matteoli, Contoterzisti, rappresentanti dell’area Empolese Valdelsa della Confederazione Nazionale dell’Artigianato piccola e media Impresa). Al seminario sono stati presentati anche i dati relativi ai casi che negli anni hanno sviluppato un tumore del naso e le cui storie lavorative indicavano una forte correlazione con le esposizioni a polveri di cuoio o pelli. Calzaturiero: 57; conciario: 25; legno: 9; agricoltura:11; altri comparti 21, per un totale di 121 casi.
La ricostruzione delle storie lavorative di tutti i casi – è emerso – e un’attenta valutazione delle esposizioni pregresse ai fattori di rischio noti per i tumori del naso e seni paranasali hanno consentito di individuare i casi lavoro-correlati che sono stati complessivamente 92 su 121 pari al 76% di quelli occorsi e indagati nel territorio. I soggetti – spiega una nota – avevano svolto prevalentemente mansioni di addetti alle lavorazioni meccaniche del cuoio quali quelle di tranciatura, fresatura, molatura, per la produzione di suole, tacchi e guardoli per calzature o lavorazioni meccaniche a secco in conceria, ma anche manipolazione di agenti chimici per la concia del cuoio. "Il tumore del naso e dei seni paranasali è una malattia rara nella popolazione generale rilevata con maggiore frequenza in particolari categorie di lavoratori – ha detto la dottoressa Tonina Enza Iaia, responsabile della prevenzione, igiene e sicurezza nei luoghi di lavoro di Empoli –. I fattori di rischio più noti sono le polveri di legno e quelle di pelle e cuoio, peraltro tuttora presenti in alcune lavorazioni, sebbene con livelli di polverosità ambientale sicuramente inferiori rispetto a quelli ipotizzabili per i decenni passati". E ancora: "L’impossibilità a eliminare del tutto i fattori di rischio – ha aggiunto –, richiede quindi ogni sforzo possibile per ridurre i livelli di polverosità ambientale agendo sia sul piano organizzativo che con efficaci misure di protezione collettiva e individuale. Nel corso del seminario i tecnici della prevenzione dottoressa Lisanna Billeri e dottor Gianluca D’Ermiliis hanno approfondito due argomenti di particolare rilievo per la gestione del rischio da esposizione a polveri come la valutazione del rischio e gli impianti di aspirazione alle postazioni di lavoro con sviluppo di polveri. A questo proposito è stata richiamata l’attenzione sulla corretta progettazione, utilizzo e manutenzione degli impianti di aspirazione tenendo conto, peraltro, di quanto previsto dalla nota tecnica della Regione Toscana che vieta la reimmissione in circolo di aria filtrata. Alle aziende è stata consegnata una scheda di autovalutazione la cui compilazione, anonima, fornirà spunti utili a individuare criticità.