YLENIA CECCHETTI
Cronaca

Trasferimento migranti. Attesi in sei nell’Empolese. Ma ne arrivano solo due

L’obiettivo è decongestionare la parrocchia di Vicofaro, che li ospita. Erano stati designati in venticinque, ma qualcuno si sarebbe rifiutato.

Le operazioni di trasferimento dei primi migranti da Vicofaro

Le operazioni di trasferimento dei primi migranti da Vicofaro

Nell’Empolese Valdelsa era atteso un gruppo di sei persone, ma ieri da Vicofaro ne sono arrivati soltanto due. La parrocchia di Pistoia che da anni accoglie i migranti - e che ne ospitava fino a ieri 150 - nel centro di accoglienza gestito da don Massimo Biancalani aveva avuto disposizione di trasferire i primi 40 ospiti nei Cas gestiti da cooperative tra Empoli, Valdinievole, Prato e Firenze. I trasferimenti sono di fatto iniziati nella giornata di giovedì, quando alcuni migranti hanno raggiunto Montecatini e la Valdinievole. Il trasferimento del gruppo che era destinato a venire nell’Empolese Valdelsa era stato organizzato per la giornata di ieri. Ma alla fine qualcosa non è andato come nelle previsioni iniziali.

Qualcuno dei richiedenti asilo del gruppo che doveva essere trasferito ieri tra Empoli e Firenze, e che risultava composto da 25 persone, si sarebbe rifiutato di lasciare la sistemazione a Vicofaro. E così, dei sei ospiti che erano stati destinati al Consorzio Arcolaio Cooperativa Sociale, alla Cooperativa Differenze Culturali e alla Cooperativa Albatros, che operano tra Empoli, Certaldo e Vinci, ne sarebbero stati accolti solo due. Si troverebbero, oggi, in città.

Dei tre migranti che erano attesi alla cooperativa Differenze Culturali (che ha centri di accoglienza che sono dislocati su Certaldo e su Vinci, dove ospita attualmente un centinaio di persone), invece, non si è visto nessuno. Almeno per il momento, perché la situazione nelle prossime ore potrebbe, comunque, cambiare.

Gli operatori arrivati a Vicofaro alle 14 di ieri per prendere i migranti assegnati alla Prefettura di Firenze e, in base alla ripartizione, destinati all’Empolese, sarebbero stati rimandati indietro, verso le 16, senza una parte consistente del gruppo. In totale, come detto, sono quaranta gli extracomunitari che sono destinati a essere smistati fra Firenze, Prato ed Empoli con la collaborazione della Misericordia, che mette a disposizione i mezzi, ma che su Empoli, stavolta, non ha gestito le assegnazioni perché già in soprannumero con quasi 100 migranti accolti. Gli ultimi sono arrivati all’inizio di gennaio, tramite presa in carico diretta: si tratta di soli uomini tra i 18 e i 35 anni, la maggior parte originari di Bangladesh, Pakistan e Tunisia e al momento accolti nelle sei strutture gestite dalla Misericordia che si trovano tra Empoli e Sovigliana.

Tornando alla questione Vicofaro, la decisione dei trasferimenti - e quindi di decongestionare il centro gestito da don Biancalani - è stata presa alla fine di un vertice che si è svolto con il coinvolgimento della Prefettura, della diocesi e del Comune di Pistoia, in conseguenza dei gravi episodi avvenuti negli ultimi tempi nel centro di accoglienza di Vicofaro e che sono culminati nell’accoltellamento di martedì scorso ai danni di un giovane migrante da parte di un altro ospite della struttura.

Nelle ultime settimane, infatti, non sono mancate liti e tensioni all’interno del centro, situazioni che hanno richiesto l’intervento delle forze dell’ordine. A quanto si è potuto apprendere, l’amministrazione comunale empolese non sarebbe stata coinvolta nella decisione della Prefettura.

Y.C.