di Irene Puccioni
Pioveva il 27 luglio 2019. Un improvviso acquazzone estivo fece aprire gli ombrelli sul nuovo asfalto del 5 lotto della 429 alle numerose autorità e residenti della zona, accorsi all’inaugurazione del tanto atteso tratto. Dopo appena due anni, un maxi telo impermeabile dovrà essere steso sul rilevato della strada per evitare che i veleni dello smaltimento illecito dei rifiuti delle concerie di Santa Croce possano, con le piogge, essere trasportati altrove andando a contaminare le matrici ambientali. A mettere in sicurezza l’area inquinata sarà lo stesso ingegnere Alessandro Annunziati che, con competenza e tanta determinazione, ha permesso di portare a termine l’infrastruttura incompiuta. Indossati di nuovo i panni di commissario straordinario per il completamento della sr 429, Annunziati è già al lavoro.
Ingegnere come verrà garantita la sicurezza ai residenti?
"Prima di tutto prepareremo il terreno che dovrà essere ricoperto. L’area interessata dall’intervento ha una superficie di circa 2000 metri quadri e riguarda il secondo gradone del rilevato stradale della rampa Nord, quella che scende verso la rotatoria di Brusciana, lato vecchia Sr429. Per ridurre al minimo i disagi alla circolazione sarà in primo luogo realizzata una rampa sotto il cavalcaferrovia che consenta di accedere sul primo gradone per eseguire le lavorazioni che riguardano il secondo gradone. Toglieremo la vegetazione presente e stenderemo un primo strato in tessuto non tessuto. Su di esso poggeremo il telo impermeabile".
Quali sono i tempi?
"La prossima settimana potremo già stendere la copertura impermeabile. Saranno più teli, delle strisce, che verranno via via saldate. Il materiale è come quello usato per il rivestimento delle piscine. Devo dire che data la difficoltà del momento nel reperire le forniture, siamo stati fortunati a trovare la ditta che ce lo ha potuto consegnare in tempi rapidi. Faremo un lavoro perfetto, sigillando completamente la parte contaminata e realizzeremo un sistema di raccolta delle acque di superficie che consenta un adeguato campionamento e controllo delle acque raccolte dalla copertura impermeabile".
Dopodiché i cittadini potranno stare tranquilli?
"Intanto questo intervento ci permetterà di eliminare immediatamente un pericolo. Lo scopo è quello di impedire la percolazione all’interno del rilevato delle acque piovane nell’area dove è stata rinvenuta una quantità di cromo superiore ai limiti tabellari previsti dal decreto legislativo 152 del 2006, e dunque di impedire che la sostanza venga trasportata con il rischio che si vadano a contaminare le matrici ambientali".
Per la bonifica definitiva quanto ci vorrà?
"Tutto dipenderà dalla caratterizzazione del sito. E solo in base ai risultati potranno essere individuate le modalità di bonifica del sito".
Dovrà essere smantellata la strada?
"Non è di mia competenza la bonifica e quindi non so e non posso dare una risposta ma, come noto, in generale, il principio della bonifica secondo le migliori tecniche di intervento a costi sostenibili è un principio di diritto comunitario. Fuori dai tecnicismi questo principio afferma che nelle discariche si deve portare soltanto quel materiale inquinato che non può essere messo in sicurezza nel sito in cui è stato rinvenuto. Un principio tanto chiaro quanto difficile da applicare".