REDAZIONE EMPOLI

Storia di Valentina, principessa che ha tutto

Lo spettacolo oggi in doppia replica, alle 15.30 e alle 17.30, nella rassegna dedicata ai bambini e alle loro famiglie "Dire fare teatrare"

Questo pomeriggio, con un primo spettacolo alle ore 15.30 e replica alle 17.30, il sipario del Minimal Teatro di Empoli torna ad aprirsi su "Dire Fare Teatrare", rassegna dedicata ai piccoli spettatori e alle loro famiglie. Protagonista di questo quarto appuntamento sarà la compagnia Accademia Perduta Romagna Teatri con "Valentina Vuole", piccola narrazione per attrici e pupazzi di e con Consuelo Ghiretti e Francesca Grisenti, mentre i pupazzi sono realizzati da Ilaria Comisso e le scene e le luci a cura di Emanuela Savi. Vincitrice del Premio Eyes Wide Open 2019 per la "migliore drammaturgia", questa è la storia semplice di una bambina. Che è anche una principessa. Lei ha tutto. Vive in un posto sicuro, dove non manca niente. Ma è sempre arrabbiata e urla, urla sempre, perché tutto vuole sempre di più. Valentina Vuole. Forse le manca qualcosa. Ma cosa non sa. E i grandi? Sembrano non capire. A volte la cosa più importante è anche la più difficile da vedere e da trovare. E per farlo Valentina dovrà cercare nel mondo, perché è lì che bisogna andare per diventare grandi. Valentina vuole è una favola di desideri e sogni. Vizi, capricci e regole. E del coraggio che i piccoli e i loro grandi devono avere per poter crescere. Una storia di gabbie che non servono a niente, di frulli di vento e di libertà. Valentina vuole nasce da un progetto di ricerca teatrale che ha voluto indagare il tema delle regole e della libertà. Il progetto ha portato alla realizzazione di laboratori teatrali rivolti ai bambini dai tre agli otto anni, che ha permesso di guardare al mondo delle regole e al delicato rapporto tra grandi e piccoli attorno al senso di libertà. In un primo momento è stato ascoltato quello che i bambini avevano da dire, guardando dal loro punto di vista e ricercando nel loro immaginario le tante soluzioni possibili. E come sempre lo sguardo attento dei bambini ha suggerito delle risposte. Successivamente è stato fatto un lavoro con le mamme e i papà, attraverso un percorso laboratoriale che ha permesso di indagare, all’interno del mondo genitoriale, i temi affrontati con i bambini.

Tutti i materiali raccolti sono serviti alla messa in forma dello spettacolo: una favola di grandi e di piccoli. Di paura e di coraggio. Dell’importanza dell’ascoltare e del guardare davvero negli occhi. Una favola di quello che i bambini ci hanno raccontato a proposito della libertà. Lo spettacolo è consigliato per bambini dai tre agli otto anni. Il biglietto costa 4,5 euro. Il programma proseguirà domenica prossima con "Abbracci", con Stefania Caldognetto e Massimo Politi, produzione Teatro del telaio e domenica 4 dicembre con un’altra produzione di Giallo Mare, "Cappuccetto e la nonna" di e con Vania Pucci e Adriana Zamboni.