
Le autorità presenti ieri all’annuncio del progetto che coinvolgerà Sds empolese, Misericordia, Madonnina del Grappa e parrocchia San Giovanni Evangelista (Tommaso Gasperini/ FotoGermogli)
di Ylenia CecchettiEMPOLITre realtà unite nella stessa missione: tendere una mano alle persone sole, malate, bisognose. Farsi carico delle fragilità in un luogo nuovo dedicato all’accoglienza e facilmente raggiungibile da tutti. Aprirà i battenti il prossimo anno con l’intento di dare ai senza tetto una sistemazione temporanea e servizi per l’autonomia e l’integrazione sociale, la Stazione di Posta a Empoli. Un Centro Servizi innovativo per il territorio della Società della Salute Empolese Valdarno Valdelsa, che mette in rete la Misericordia, l’Opera della Divina Provvidenza Madonnina del Grappa e la parrocchia di San Giovanni Evangelista. Uno spazio che unirà la mensa Emmaus con quella della parrocchia nei locali messi a disposizione dalla Madonnina del Grappa, dove ha già sede il dormitorio e dove prenderà forma un vero e proprio polo centrale. Dopo l’apertura di Certaldo e di Santa Croce sull’Arno, anche in città, dunque, ci si prepara ad ospitare un Centro atteso da anni. Un progetto che diventerà realtà grazie a 770mila euro di Pnrr assegnati alla Sds e che andrà ad "abitare" il complesso di proprietà della Madonnina del Grappa tra via Puccini, via Masini e via Busoni. Sarà un punto di riferimento e di ascolto per le persone in condizione di povertà che cercano un pasto caldo o anche solo un incoraggiamento a ripartire.
Tra le finalità principali, rendere fruibile il diritto all’iscrizione anagrafica e l’accesso al servizio di fermo posta, per assicurare la reperibilità della persona in riferimento all’accesso alle comunicazioni istituzionali. Nel Centro Servizi, insomma, convergeranno tutte le azioni di contrasto alla povertà e di inclusione sociale attivi sul territorio. "Dobbiamo accendere i riflettori su ciò che viene messo in ombra – ha dichiarato la presidente della Società della Salute, Francesca Giannì, presentando il progetto –. Le difficoltà esistono, ci riguardano e vanno affrontate. Con questo maxi investimento andiamo a garantire i diritti socio-sanitari alle persone che vivono in condizioni di marginalità e che, senza una fissa dimora, non potrebbero esercitarli".
"C’è una rete di copertura e di presa in carico dei bisogni che non va data per scontata e che in questa fase ha bisogno di una revisione – è intervenuto il sindaco empolese Alessio Mantellassi –. Sono aumentati e cambiati i bisogni del sociale rispetto a 10 anni fa. Con questa riorganizzazione dei servizi diamo risposte aggiornate e di qualità". Con l’housing temporaneo i Comuni metteranno a disposizione appartamenti per singoli, piccoli gruppi o famiglie fino a 24 mesi e attiveranno progetti personalizzati per aiutarli a raggiungere un maggiore grado di autonomia. Oltre all’accoglienza notturna limitata, la Stazione di Posta aprirà le sue porte per ristorazione, orientamento al lavoro, distribuzione di beni alimentari. Per farlo saranno coinvolte le associazioni di volontariato in stretta collaborazione con le pubbliche amministrazioni. Sul fronte dell’inserimento lavorativo, ci si avvalerà del supporto dei Centri per l’Impiego. Un impegno di squadra per una comunità più inclusiva. "Il Pnrr ha ci portato quasi 8 milioni di euro per progetti che rimarranno sul territorio. Grazie alla rete – ha concluso il direttore Sds, Franco Doni – riusciamo a sfruttare una dimensione organizzativa per bandi che sarebbero preclusi a un’amministrazione singola". L’unione fa la forza, specialmente se di mezzo c’è la solidarietà.