TOMMASO CARMIGNANI
Cronaca

Spalletti ct della Nazionale Passioni, legami e ricordi Tutto il territorio in festa

Le radici a Certaldo, l’infanzia a Spicchio e quel rapporto profondo con Avane. Ora il mister è pronto per la nuova avventura. E si porta dietro tanti ex Empoli.

Spalletti ct della Nazionale Passioni, legami e ricordi Tutto il territorio in festa

di Tommaso Carmignani

Nato a Certaldo, cresciuto a Spicchio, risiede a Montespertoli ed ha una tenuta a Montaione. Ma è stato anche e soprattutto una colonna dell’Avane e dell’Empoli, prima da calciatore e poi da allenatore. Di chi è Luciano Spalletti? E’ di tutti quelli che si stanno complimentando con lui in queste ore, un figlio del territorio che dall’Empolese Valdelsa ha spiccato il volo. Un uomo, un allenatore, un professionista che dopo oltre 30 anni di carriera arriva a sedersi sulla panchina più importante, quella della nazionale italiana. E se a qualcuno fanno sorridere i post dei vari sindaci del territorio che sembrano fare a gara per rivendicare un pezzo di ‘Luciano’, la verità è che il contributo fornito da Spalletti a questo territorio va davvero oltre i suoi natali. Lo festeggia quindi Giacomo Cucini, primo cittadino di quella Certaldo che compare sulla carta d’identità del cittì alla voce "luogo di nascita". Ma può festeggiarlo, e rivendicarlo, anche Montaione, dove Spalletti ha il suo ‘buen retiro’, una tenuta di cui si occupava il fratello e nella quale, da qualche tempo, vive anche la madre. "Senza togliere niente ai luoghi di nascita e di residenza, e senza voler assolutamente rivendicare niente, è a tutti gli effetti uno di noi, apprezzato e stimato dai montaionesi, e come sua comunità di adozione siamo molto orgogliosi che sia il ct della nazionale", si affretta a sottolineare il sindaco Paolo Pomponi. Ma proprio la madre è quella liason che consente anche ai cittadini di Vinci di poter alzare il dito e sottolineare come Spalletti, in fondo, sia anche "uno di loro". Il commissario tecnico è cresciuto a Sovigliana, squadra nella quale ha anche giocato – a livello amatoriale – in qualche pausa del passato tra una panchina e l’altra. E poi c’è Montespertoli, dove il commissario tecnico dell’Italia ha la residenza, ma anche Castelfiorentino, una delle tante squadre nelle quali il neo cittì ha giocato. Sotto al post di complimenti della prima cittadina di Empoli, Brenda Barnini, invece, compaiono tre cuori: uno azzurro, uno giallo e uno nero. Sono i colori dell’Empoli e dell’Avane, società alla quale Spalletti è sempre stato molto legato in virtù del suo passato da calciatore e del ruolo ricoperto dal fratello Marcello, che ne è stato una colonna sia in campo che da dirigente.

Sui legami con l’Empoli Fc, invece, c’è poco da aggiungere: giocatore, bandiera, allenatore capace di guidare la prima squadra dalla C alla A in due anni. Il presidente Fabrizio Corsi fu il primo ad affidargli una panchina: 36 anni dopo, ce n’è abbastanza per parlare di intuizione geniale. E proprio da quell’Empoli, mister Spalletti ha nuovamente attinto per creare il suo staff in nazionale. Accanto a lui c’è infatti Marco Domenichini: è il suo vice fin dai tempi del Castellani. Ma c’è anche Daniele Baldini, che di quella squadra era il capitano. In veste di preparatore atletico, invece, il cittì ha confermato Francesco Sinatti: il suo arrivo a Empoli si deve a un’intuizione di Maurizio Sarri, che se lo portò dietro anche a Napoli. Ed è proprio lì che Spalletti lo ha incontrato. Nessuno di questi è empolese di nascita, ma tutti hanno in comune il colore azzurro. Quello che da Empoli conduce dritto in nazionale.