GABRIELE NUTI
Cronaca

Sostenibilità per un futuro green. Nutrizione consapevole per noi e la terra

Il cibo a chilometro zero e di stagione fa bene alla nostra salute, all’economia locale e al pianeta. CLASSE 1^ B SECONDARIA DI PRIMO GRADO VANGHETTI DI EMPOLI. .

La classe 1^ B della Secondaria Vanghetti di Empoli durante un’esperienza nell’orto

La classe 1^ B della Secondaria Vanghetti di Empoli durante un’esperienza nell’orto

EMPOLIOggi più che mai è fondamentale fare scelte alimentari consapevoli, sia per la nostra salute sia per quella del pianeta. L’industria alimentare ha un impatto enorme sull’ambiente: i trasporti su lunghe distanze e gli allevamenti intensivi contribuiscono all’inquinamento e all’esaurimento delle risorse naturali. Anche lo spreco alimentare rappresenta un grave problema: nei Paesi industrializzati ogni giorno tonnellate di cibo finiscono nella spazzatura, mentre in altre parti del mondo molte persone soffrono la fame. Oltre a questo, i prodotti che troviamo sugli scaffali dei supermercati sono spesso trattati con conservanti per migliorarne l’aspetto e aumentarne la durata, sacrificando la qualità.

Fortunatamente, cresce la consapevolezza dell’importanza di alternative più sostenibili e salutari, come il cibo a km 0 e il biologico. Ma cosa significano esattamente questi termini? La dicitura "cibo a km 0" indica alimenti prodotti vicino al luogo di consumo: non va intesa in senso letterale, ma generalmente si riferisce a una distanza massima di 70 chilometri. Scegliendo alimenti a km 0 possiamo contribuire a ridurre le emissioni legate ai trasporti. A volte si sente usare l’espressione "filiera corta" come sinonimo di km 0, ma non è così: la filiera corta prevede un numero ridotto di intermediari tra produttore e consumatore, indipendentemente dalla distanza percorsa, perciò si può dire che un prodotto a km 0 appartiene sempre a una filiera corta, ma il contrario non è necessariamente vero. Con l’indicazione "cibo biologico" invece ci si riferisce a coltivazioni prive di pesticidi chimici, rispettose dell’ambiente e in grado di offrire alimenti più sani e naturali.

Cosa possiamo fare per dare il nostro contributo? Per sostenere questi principi, molte persone aderiscono ai Gruppi di acquisto solidale (Gas), che permettono di acquistare direttamente dai produttori locali, eliminando intermediari e favorendo un commercio più etico e sostenibile. Un’azione importante che tutti noi possiamo fare è scegliere di consumare prodotti di stagione. Mangiare fragole in inverno o cavolo nero in estate significa acquistare cibi coltivati in serre riscaldate artificialmente o importati da lontano, con un impatto ambientale elevato.

Scegliere prodotti di stagione è più sostenibile e ci permette anche di godere di cibi più gustosi e ricchi di nutrienti, che la natura ci mette a disposizione proprio quando ne abbiamo più bisogno. Ad esempio, il cocomero in estate aiuta a reidratare il corpo, mentre gli agrumi in inverno forniscono vitamina C per rafforzare il sistema immunitario. Una cosa è certa: il cambiamento parte dalla conoscenza, che ci permette di scegliere consapevolmente.