REDAZIONE EMPOLI

"Sono tornati anche gli americani" Turismo, è boom negli agriturismi

Ma il caro bollette mette in crisi gli albergatori. "Potremmo anche chiudere ora e riaprire a primavera"

Targhe straniere, zaino in spalla e voglia di campagna. È la Toscana la regina dell’accoglienza rurale a livello nazionale. È tempo di bilanci stagionali ed i numeri raccontano una storia di rinascita anche per l’Empolese Valdelsa. Nell’estate 2022 il turismo sul territorio si è riavvicinato ai livelli pre-pandemia. Un dato che emerge dall’indagine di Toscana Promozione Turistica, realizzata dal Centro Studi Turistici di Firenze, su un campione 504 imprenditori della ricettività. I grandi numeri del 2019, insomma, non sono così lontani. Le stime delle presenze turistiche per giugno, luglio e agosto segnano un +17,6% rispetto allo stesso periodo del 2021. Per i mercati stranieri si parla di un +47,7%, mentre per gli italiani ci si ferma al +2,1%. Un +28,9% lo ha registrato la campagna. La scelta della vacanza in collina è sempre più gettonata, a discapito della costa. "Finalmente sono tornati gli americani. Ce ne sono ancora tanti sul territorio. Le notti di permanenza? Una media di 3". L’agriturismo Borgo Divino di Montespertoli conferma il trend positivo. Un 30% di incremento nelle presenze estive, "numeri interessanti rispetto al ‘21 - afferma con soddisfazione il titolare dell’attività Stefano Nigi - che vanno ben oltre i livelli del pre covid. La volontà di riscoprire la campagna dell’Empolese Valdelsa è stata una priorità dell’estate". Il caro bolletta? Non è il solo aspetto a tenere gli addetti ai lavori col fiato sospeso. Sugli incassi hanno pesato soprattutto altre voci. "La gestione del personale è costata di più. Più lavoro ha significato maggiori costi per la fornitura, materie prime, prodotti per la pulizia, per la cucina". Ora la sfida guarda all’ inverno. La situazione economica si riflette sulle stime per l’ultimo trimestre 2022: solo il 18,8% intravede un’ulteriore crescita, contro il 25,1% che teme una probabile flessione. Visto il caro energia non sono pochi gli agriturismi della zona che stanno prendendo in considerazione l’ipotesi di chiudere già da ora per riaprire in primavera. Chi lavora esclusivamente con il turista potrebbe non riaprire neppure in occasione del Capodanno. Rispetto agli anni passati infatti, mentre poteva essere conveniente anche solo vendere un paio di camere, ad oggi l’idea risulta anti economica. Il costo per riscaldare una stanza sarà di certo maggiore del guadagno incassato.

"Il costo dell’energia- conclude Nigi - porterà a problemi enormi per tutte le categorie, compresa la nostra. Ci auguriamo che le prossime manovre economiche ci tutelino, abbiamo fiducia ma siamo preoccupati. Il 2023 ha tutte le carte in regola per presentarsi come un’annata di ulteriore ripresa e grande appetibilità per le nostre strutture turistiche. Per mantenere il trend però avremo bisogno di aiuto". Anche il Piastrino di Vinci ha accolto con gioia il ritorno degli stranieri. Tanti ospiti da Stati Uniti, Canada, Australia rispetto agli ultimi due anni: "Questo è il dato più significativo. Difficile il raffronto col 2019, anno del cinquecentenario della morte di Leonardo. Una stagione stratosferica con numeri da capogiro a Vinci".

Ylenia Cecchetti