
Tra i sostenitori del progetto c’è l’imprenditrice Alessandra Belardi
"Ci sono spazi che cambiano la vita": chiunque abbia fatto due passi per Empoli potrebbe essersi imbattuto in questo slogan, affisso su un muro o sottoforma di adesivo. Questa frase è lo slogan della campagna di crowdfunding di “Scomodo“, che procede spedita verso l’obiettivo fissato di un milione di euro raccolti, ma che è solo l’ultimo step di un movimento ben più grande, che parte dal basso, che nasce dai giovani pensato per i giovani. A investire nel progetto, tuttavia, c’è una demografica molto variegata: tra gli investitori c’è anche Alessandra Belardi, titolare della ditta Belardi Arredamenti, che spiega così la sua decisione: "Personalmente ho saputo di “Scomodo“ da mia figlia, e insieme abbiamo deciso di investire in “Scomodo“ perché crediamo nel valore dei rapporti personali. Soprattutto, credo nella forza e nella capacità delle persone, soprattutto giovani, di unirsi per costruire spazi reali di condivisione, confronto e crescita. Ho avvertito l’ambizione concreta di restituire voce e protagonismo a una generazione spesso esclusa dai luoghi decisionali e culturali. Quello che mi ha colpito di Scomodo è la sua visione: creare un’idea nuova di comunità, che non si limita al digitale, ma che si radica nel territorio, nelle città, nelle piazze e negli spazi fisici. È un collettivo che non si accontenta di analizzare il presente, ma cerca di trasformarlo, dando forma a luoghi dove le persone possano incontrarsi, pensare insieme, immaginare alternative".
Una scelta, la sua, di investire in qualcosa di concreto, reale, che agisce sul territorio in prima linea: "Investire in “Scomodo“, per me, significa credere che l’attivismo culturale, l’autogestione e la collaborazione possano essere strumenti potenti per cambiare le cose davvero. Significa scommettere su una comunità viva, che ogni giorno costruisce occasioni di collettività, confronto e bellezza. E in un tempo che spesso ci isola, Scomodo sta facendo qualcosa di straordinario: ci sta riportando insieme, in spazi che cambiano la vita".
D.N.