REDAZIONE EMPOLI

Operaio si ammalò di silicosi. Imprenditore e medico a giudizio

Sono imputati di lesioni colpose gravi per non averlo protetto

Il sostituto procuratore Filippo Focardi, titolare dell’inchiesta sull’azienda

Empoli, 8 giugno 2016 - Processo per silicosi al tribunale di Firenze, malattia professionale che un tempo colpiva minatori, cavatori e vetrai e che si credeva ormai debellata. Imputati, per lesioni colpose gravi, un imprenditore e il medico di un’azienda di Empoli che lavora marmi, graniti e pietre sintetiche. Il processo nasce da un’inchiesta della procura per violazione delle norme di prevenzione infortuni e malattie professionali e che ha fatto scoprire un caso di silicosi per un dipendente rimasto a lungo esposto alle polveri di silice cristallina generate dalla lavorazione (taglio e molatura) di materiali.

In particolare il sostituto procuratore Filippo Focardi, con indagini della Asl di Empoli, ha imputato al datore di lavoro di aver consentito, senza le dovute cautele previste dalle norme, che il lavoratore inalasse per anni dosi massicce di silice cristallina in polvere, sostanza che gli ha causato una malattia irreversibile. Sempre il pm imputa al medico competente di non aver effettuato la sorveglianza obbligatoria prevista sui lavoratori esposti a tale rischio professionale.

Tra le accuse al medico, anche quella di non aver mai prescritto una lastra radiografica, esame che avrebbe consentito di diagnosticare tempestivamente la patologia anni prima. Il dipendente non si è costituito parte civile nel processo. Parte civile, invece, è l’Inail difesa dall’avvocato Giuseppe Quartararo. «L’Inail - spiega il legale - ha subito riconosciuto in favore del lavoratore la patologia professionale erogando le relative prestazioni di legge e chiede oggi, quale parte civile, il risarcimento del danno patrimoniale corrispondente all’importo delle prestazioni, oltre al danno non patrimoniale».

Prossima udienza il 10 giugno coi due consulenti tecnici dell’Inail, un medico ed un geologo esperto in rischi professionali. I materiali usati dalla ditta risultano del tutto innocui per i clienti che acquistano il prodotto finito, ma - viene spiegato - durante i processi di lavorazione possono essere particolarmente rischiosi per i lavoratori del settore poiché sono molto ricchi di quarzo che, con taglio e molatura industriale, sprigiona elevati quantitativi di polvere di silice.