
Il gruppo alla presentazione dell’iniziativa (Tommaso Gasperini/FotoGermogli)
Certamente i dati presentati dalla Società della Salute sono a dir poco indicativi di una situazione che ha assoluto bisogno di cambiamento immediato. Intervento, che la SdS promette di fare, nelle parole di Fabrizio Fioretti, coordinatore del progetto “Play4Fun“, che ha spiegato i tre principali ambiti del progetto, ognuno dei quali mira a coinvolgere target specifici. Il primo, rivolto alla popolazione generale, prevede l’attivazione e la messa in rete di 3 sportelli di ascolto: quello di Empoli al Circolo Arci Cascine, uno a Fucecchio nella fondazione “I Care“ e quello di Certaldo, alla Croce Rossa. A questi tre nuovi sportelli se ne aggiungono altri due già presenti, quello della Caritas di Castelfiorentino e di quella di San Miniato.
"Questi cinque sportelli – spiega Fioretti –, sono luoghi presidiati da operatori e volontari che offrono ascolto, informazione, sensibilizzazione e orientamento verso i servizi del territorio. L’intento è quello di diffondere conoscenza in modo capillare, e di promuovere una campagna informativa multicanale che intende responsabilizzare anche i gestori delle attività autorizzate al gioco legale, coi quali la SdS auspica un rapporto stretto di collaborazione". Il secondo ambito, che riguarda il mondo del lavoro, prevede momenti di confronto e approfondimento con alcune aziende locali, nonché con la rete dei Circoli ARCI dell’Empolese Valdelsa e del Valdarno Inferiore con i loro gestori e fornitori.
Si tratta di incontri rivolti sia alla dirigenza che ai lavoratori, orientati a fornire indicazioni per sviluppare strategie di prevenzione e, allo stesso tempo, a raccogliere informazioni per una ricerca qualitativa che inquadri alcuni aspetti del fenomeno sul nostro territorio.
L’ultimo ambito, che vedrà la sua attuazione nel corso dell’anno scolastico 2025/2026, coinvolge il mondo della scuola, in particolare gli istituti secondari di secondo grado, i quali potranno aderire alla co-progettazione di attività sia per quanto riguarda la dimensione informativa e formativa del corpo docente rispetto ai rischi del gioco d’azzardo, sia per quel che concerne la didattica collegata alle tematiche del progetto.
In futuro, si prevede che gli studenti stessi possano richiedere incontri e attività laboratoriali durante momenti di autogestione. Il percorso si concluderà con un evento finale a giugno 2026, rivolto sia al mondo della scuola che alla popolazione in generale: una giornata senza smartphone e connettività per riscoprire il valore del tempo, della compagnia, delle emozioni reali con attività creative, talk ispirazionali e altri interventi. "Si parte già domani (oggi per chi legge, ndr) al Centro giovani di San Romano dalle 16.30 – come spiegato dalla vicesindaca di Montopoli, Irene Cavallini –: l’obiettivo di promuovere una cultura del gioco sano e consapevole verrà portato avanti grazie a un evento, rivolto a grandi e piccini, che mostri la parte sana del gioco con una riflessione su quella che è la fotografia attuale del gioco d’azzardo". Una giornata che prevede uno spazio giochi per i più piccoli, ma anche una tavola rotonda sui rischi e pericoli di questa patologia. Un tentativo nobile di contrastare sin da subito il problema, ed il primo appuntamento di questa serie di interventi dei quali la Società della Salute si è fatta promotrice.
D.N.