Bimbi lasciati in auto, l’asilo avvisa i genitori. “Una telefonata può salvare una vita"

Nel 2017 Empoli fu pioniere del servizio per evitare altre morti E ora il coordinatore pedagogico comunale traccia un bilancio: "Uno strumento fondamentale per tutelare i più piccoli"

Un asilo

Un asilo

Empoli, 10 giugno 2023 – Sei anni fa come oggi. Un’altra tragedia, stavolta a Roma. Il padre pensava di averla accompagnata al nido e invece, per effetto di quella che i medici chiamano "amnesia dissociativa transitoria", ha lasciato la sua piccola in auto.

Così ha perso la vita Stella La Tona. Una di quelle morti che potevano essere evitate e che hanno spinto la Regione Toscana nel 2019 ad adottare misure a garanzia della sicurezza dei bambini. Tra gli asili nido ’pionieri’, i primi (già nel 2017) a dotarsi di un sistema per comunicare ai genitori le assenze non giustificate ci sono quelli empolesi. Ne parla Elisa Bertelli, funzionario coordinatore pedagogico del Comune.

Bertelli, come è nata questa esigenza, prima del regolamento regionale?

"A partire da settembre 2017, a seguito dei primi tragici episodi avvenuti, su volontà del sindaco Brenda Barnini è stata elaborata una procedura di segnalazione delle assenze ingiustificate: impegna il personale educativo a contattare telefonicamente i genitori, e a seguire tutti i numeri messi a disposizione dalla famiglia, fino al raggiungimento di un familiare e alla verifica del motivo dell’assenza. Allo stesso tempo i genitori, già a partire dal 2017 e ancora oggi, vengono sensibilizzati sull’importanza di una stretta collaborazione tra nido e famiglia, anche su questo aspetto".

La novità è la Kindertap, come funziona?

"Da settembre 2022 è stata messa a disposizione delle famiglie dei nidi e del Centro Zerosei, Kindertap, un’app dedicata all’infanzia facilmente utilizzabile sui propri smartphone. Permette anche e soprattutto la rilevazione quotidiana delle presenze dei bambini nel servizio educativo di appartenenza. Le famiglie sono tenute a inserire l’assenza del proprio figlio sulla app e, nel caso in cui ciò non avvenga, in automatico la app invia una ‘alert assenze’ ai genitori. Se il personale educativo non riceve la giustificazione, procede con la telefonata".

Quali sono stati i risultati ottenuti?

"Avere un’applicazione con queste funzionalità è un punto di forza. Questo strumento ci aiuta nel tutelare i bambini e più in generale a consolidare il rapporto fra servizi educativi e famiglie. Tengo comunque a sottolineare che questa strumentazione non sostituisce la relazione tra famiglie e personale educativo, così preziosa".

Ci sono stati casi particolari in cui la chiamata è risultata determinante e ha salvato delle vite?

"Non abbiamo alcun riscontro in questo senso. Ma crediamo sia fondamentale dialogare con le famiglie in maniera attenta su ogni tema. E l’auspicio di tutti è che questo sia di aiuto in ogni circostanza".

Può essere una buona soluzione a livello nazionale, per contrastare i casi dei piccoli dimenticati in auto?

"In ogni contesto, più che mai in questo, la collaborazione è fondamentale. I servizi educativi in questo possono fare la loro parte, anche lo stesso regolamento regionale dal 2019 ha reso obbligatorio per queste strutture dotarsi di un sistema di rilevazione delle presenze giornaliere. Accanto a questo ci sono poi tutte quelle misure adottate a livello nazionale, come l’obbligatorietà di seggiolini dotati di dispositivo anti-abbandono in auto".